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Il Ministro dell'Interno Piantedosi sulla violenza della polizia a Pisa: "Le regole non sono cambiate, valuteremo gli eccessi"

Piantedosi

Il Ministro Piantedosi ha rilasciato un'intervista per il Corriere della Sera, in merito agli scontri tra polizia e manifestanti a Pisa

Dopo le parole, condivise in un comunicato nella giornata di ieri, del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, arrivano anche le dichiarazioni del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, sugli scontri tra polizia e manifestanti a Pisa.

Il Ministro Piantedosi e gli scontri tra polizia e manifestanti a Pisa

Il Ministro dell’Interno, al Corriere della Sera, spiega di condividere le parole del Presidente della Repubblica:

«Vedere quelle immagini ha contrariato e amareggiato anche me. Condivido le sue parole come le condividono tutti i poliziotti. Tutti noi auspichiamo sempre che le manifestazioni pubbliche si svolgano pacificamente e senza incidenti. Fondamentale in tale senso è anche la collaborazione degli stessi manifestanti. Quando si giunge al contatto fisico con ragazzi minorenni è in ogni caso doveroso svolgere ogni esame obiettivo su come siano andati i fatti».

Il sostegno del Ministro Piantedosi nei confronti delle forze dell’ordine

«Nelle ultime ore a Milano le forze dell’ordine hanno gestito l’ennesima, impegnativa manifestazione cui hanno preso parte 15mila persone e durante la quale si è assistito purtroppo ancora una volta a comportamenti offensivi e violenti. Eppure nonostante le prescrizioni imposte dalle autorità, molte delle quali disattese, i manifestanti hanno espresso liberamente il loro pensiero senza alcuna criticità. Il governo non ha alcun interesse che si verifichino disordini, al contrario vuole assicurare la massima espressione delle libertà dei cittadini in forma ordinata e pacifica».

Il Ministro Piantedosi e la richiesta dell’opposizione

Piantedosi ha assicurato che andrà in Parlamento a riferire, come chiesto dalle opposizioni:

«L’ho sempre fatto rispetto alle tematiche che mi competono. Non credo che nessuna possa dire che mi sia mai, anche solo minimamente, sottratto in tal senso. Anche questa volta sono doverosamente disponibile a discussioni che auspico serene e costruttive, e non pregiudizialmente orientate a screditare l’azione del governo o delle forze di polizia».