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Il nuovo codice degli appalti pubblici: panoramica delle novità

Nuovo codice appalti pubblici

Il nuovo codice appalti pubblici è stato approvato in via definitiva dal Consiglio dei Ministri. Parola d'ordine: semplificazione.

Il nuovo codice degli appalti pubblici è stato approvato in via definitiva dal Consiglio dei Ministri. Le principali novità all’insegna della semplificazione e della massima tempestività

Il codice degli appalti pubblici è legge

Il Consiglio dei Ministri ha dato l’approvazione definitiva al nuovo codice degli appalti. L’obiettivo principale delle nuove norme, contenute in 229 articoli, è quello di semplificare il processo di appalto. Il codice si basa su due principi fondamentali, ovvero il raggiungimento di risultati con la massima tempestività e il miglior rapporto qualità-prezzo, rispettando i principi di legalità, trasparenza e concorrenza, e la fiducia nella legittimità delle decisioni prese. L’approvazione è una delle riforme necessarie per L’approvazione è una delle riforme necessarie per l’assegno da 19 miliardi del Pnrr.

“Prima Italia”

Secondo la previsione del Ministero delle Infrastrutture, per fare una gara si risparmieranno da sei mesi ad un anno. Inoltre, si evidenzia la norma “Prima Italia” che stabilisce criteri premiali basati sul valore percentuale dei prodotti di origine italiana o provenienti dai paesi dell’UE, nonché sulla valorizzazione delle imprese con sede nel territorio coinvolto dal progetto. Non serviranno decreti attuativi: I 36 allegati del codice degli appalti pubblici che hanno sostituito le 104 norme secondarie rendono infatti il provvedimento immediatamente applicabile.

Salvini: “Più cantieri e più lavoro”

“Come promesso, dopo anni di attesa su mia proposta, il Consiglio dei ministri oggi ha approvato finalmente il nuovo codice degli appalti pubblici. Meno burocrazia, meno perdite di tempo, più fiducia alle imprese, ai sindaci, fiducia alle imprese dei territori e alle imprese anche più piccole e artigiane. Significa più cantieri, più lavoro e più sicurezza in tutta Italia” le parole del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini.

Di seguito una panoramica riassuntiva, il più possibile semplificata delle principali novità introdotte dal nuovo codice degli appalti.

Il dissenso qualificato e gli affidamenti diretti

Saranno imposti limiti più stringenti alle amministrazioni pubbliche per bloccare un’opera. Inoltre, i comuni di piccole dimensioni potranno effettuare affidamenti diretti fino a 500mila euro, mentre si prevede la liberalizzazione dei lavori sotto soglia (fino a 5,3 milioni). Sarà anche istituita una piattaforma digitale nazionale al fine di evitare la duplicazione burocratica nella documentazione richiesta.

La protesta dei sindacati

Questa è una delle parti più contestate della riforma, a cominciare dai sindacati che la liberalizzazione dei subappalti possa trasformare i cantieri in un caos senza regole. FenealUil e Fillea Cgil si stanno organizzando per manifestare in piazza il prossimo 1 aprile.

La stima de Il Sole 24 Ore

Secondo una prima stima del Sole 24 Ore, con le nuove norme il 98% dei lavori pubblici sarà assegnato senza procedura di gara. Si parla di un mercato annuale di 18,9 miliardi di euro.

I subappalti e l’appalto integrato

Il nuovo codice prevede anche minori restrizioni sui subappalti, che possono essere utilizzati in modo “a cascata” – una novità che ha suscitato molte critiche – e l’obbligo di prevedere adeguamenti dei prezzi in caso di aumenti significativi dei costi dei materiali. Inoltre, viene introdotto l’appalto integrato, che in precedenza era vietato, il quale consentirà di assegnare con una sola gara sia il progetto che l’esecuzione dei lavori.

“Paura della firma”: modifica delle sanzioni

Inoltre, il nuovo codice degli appalti prevede anche una modifica delle sanzioni per la “paura della firma”. I funzionari e i dirigenti degli enti pubblici non saranno ritenuti colpevoli di colpa grave se le loro azioni si basano sulla giurisprudenza o sui pareri dell’autorità, e saranno fornite tutele simili per la questione dell’illecito professionale. In particolare, l’illecito professionale potrà essere fatto valere solo in presenza di una condanna definitiva, di primo grado o in presenza di misure cautelari per alcuni tipi di reato.

Slancio alle opere pubbliche prioritarie

Priorità alle opere considerate di preminente interesse nazionale, identificate dal Governo in collaborazione con le Regioni. l’elenco di L‘elenco di tali opere viene inserito nel Documento di Economia e Finanza (MEF). Inoltre, sono previste riduzioni dei tempi per la progettazione e l’istituzione di un comitato speciale presso il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici per l’esame dei progetti relativi a queste opere.