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Il padre di Roberto Malaspina: “Lui non vuole rivivere quel fatto e mi chiede il silenzio”

Roberto Malaspina

Il padre di Roberto Malaspina: “Lui non vuole rivivere quel fatto e mi chiede il silenzio, non ha avuto il tempo di rendersi conto di cosa succedeva"

Il padre di Roberto Malaspina, il perugino Corrado, lo ha fatto capire chiaramente: “Lui non vuole rivivere quel fatto e mi chiede il silenzio”. Il genitore del del dottorando aggredito a New York  da Vincent Pinkey, il killer “gangsta” che ha ucciso l’altro ricercatore italiano Davide Giri, ha parlato al Corriere della Sera delle tremenda esperienza del figlio. 

Il padre di Roberto Malaspina e il silenzio che il figlio vuole sull’orrore che ha vissuto

Del figlio e di lui, che all’improvviso aveva ricevuto una telefonata dalla Grande Mela che gli diceva: “Roberto stava attraversando il parco di fronte all’università per rientrare a casa quando ha incrociato questo benedetto signore che senza dirgli una parola gli ha tirato subito una coltellata”. Il dottor Malaspina sapeva che il figlio era a New York per un progetto di ricerca alla Columbia University, non per prendersi coltellate nei parchi da criminali a piede libero

Roberto Malaspina e la telefonata al padre dopo il terrificante silenzio successivo al ricovero

Ha spiegato il genitore di Roberto raccontando del suo primo contatto con il figlio dopo il fatto di sangue: “Mi ha detto: ‘Papà, sono stato aggredito ma niente di grave’. Cercava di minimizzare evitando di parlare del coltello, delle ferite, questo perché non ci preoccupassimo”. E ancora: “Ma poi la notizia è girata e abbiamo saputo cosa ha vissuto, poverino. L’abbiamo chiamato e allora si è lasciato andare”. Ai genitori Roberto avrebbe infatti ammesso: “Sono un po’ angosciato”. Ha spiegato poi suo padre: “Non ha avuto neppure il tempo di rendersi conto di cosa stava succedendo”. Che cioè poteva fare la stessa fine macellaia del povero Davide Giri accoltellato a morte vicino al Morningside park.

Cosa sa il padre di Roberto Malaspina dell’aggressore del figlio che freddo e in silenzio ha ucciso il povero Davide Giri

E ancora: “L’aggressore pare sia un fanatico razzista che odia i bianchi. L’ha colpito senza un motivo, per il solo gusto di farlo. Mio figlio ha tutte le caratteristiche per essere bersaglio di uno così, pelle e capelli chiari. Sfortuna pazzesca ma almeno se la caverà, così mi dicono i medici del reparto . Ha delle piccole lesioni. Oggi sarà trasferito dalla terapia intensiva alla degenza ordinaria e forse lunedì lo dimettono. Penso piuttosto all’altro giovane che non c’è più, terribile”. E in chiosa: “Domani avrebbe avuto la sua conferenza introduttiva alla Columbia, dove naturalmente non potrà esserci. Non so ora cosa succederà. Lui vuole rimanere lì ma dipenderà dalle sue condizioni. Per il momento mi chiede solo che non si parli del fatto, per non riviverlo”.