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Il piano di pace fra Russia ed Ucraina e i punti salienti della bozza

Vladimir Putin con un suo generale divisionale

Su cosa fonda davvero il piano di pace fra Russia ed Ucraina e quali sono i punti salienti della bozza: un accordo difficile da raggiungere ma urgente

Il piano di pace fra Russia ed Ucraina e i punti salienti della bozza sono considerati, per ovvi motivi, il tema caldo di queste ore. In buona sostanza tutto fonda sul ritiro delle truppe di Mosca e su precise rinunce da parte di Kiev e tutto è messo nero su bianco in una road map di 15 punti. Il cardine è comunque la neutralità di Kiev e la sua rinuncia ad entrare nella Nato in cambio di garanzie sulla sua sicurezza affidata a Stati Uniti, Gran Bretagna o Turchia.

I dubbi sul piano di pace fra Russia ed Ucraina

Da un lato però permangono dubbi sulle reali intenzioni di Putin, che non rinuncia ad azioni militari eclatanti, e dall’altro quei dubbi sono foraggiati dall’Ucraina. Il consigliere di Volodymyr Zelensky Mykhailo Podolyak, quei dubbi li ha girati al Financial Times, quelli e i punti salienti dell’accordo. Ma in polpa quali sono? La Russia dovrebbe restituire tutti i territori ucraini conquistati a partire dal 24 febbraio. Quali sono? I territori a sud Sud lungo il mare di Azov e il mar Nero, poi i settori a nord e intorno a Kiev. E l’Ucraina? Dovrebbe riconoscere l’annessione della Crimea alla Russia e l’indipendenza delle due repubbliche del Donbass.

Cosa dovrebbero fare Mosca e Kiev

Ma non è finita: Kiev continuerebbe ad avere un proprio esercito ma con un obbligo: quello di restare fuori da alleanze militari e di non ospitare basi straniere. E lo stesso portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, ha suggerito nelle ore serali del 16 marzo che che la neutralità dell’Ucraina potrebbe seguire il modello Austria o Svezia. Gli ha risposto il consigliere ucraino Podolyak. Come? Riferendo di preferire un “modello ucraino” a quello austriaco o svedese.