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Incendi in Grecia, evacuato ospedale ad Alessandropoli: due i morti

Rogo

Un uomo trovato carbonizzato e un pastore deceduto per il fumo inalato: in Grecia i forti venti alimentano gli incendi in corso e le temperature toccano i 41 gradi

Due morti ed evacuazioni di massa. La situazione degli incendi in Grecia si fa sempre più critica e il fronte – al momento localizzato nelle isole di Evia e Kythnos e nella regione di Boeotia (a nord di Atene) – diventa sempre più ampio. Ad alimentare le fiamme l’incrocio di forti venti e alte temperature: le massime hanno superato i 41°C.

Evacuato l’ospedale di Alessandropoli: pazienti trasferiti su un traghetto

Una situazione «simile a quella di luglio». Un portavoce dei vigili del fuoco locali parla di nove fronti attivi: se lo scorso mese gli incendi hanno colpito soprattutto l’isola di Rodi – provocando cinque vittime e costringendo alla fuga migliaia di turisti e abitanti –, stavolta nel mirino delle fiamme c’è la città di Alessandropoli (nord-est della Grecia) dove, dopo quattro giorni di roghi, nella serata di lunedì 21 è stato evacuato l’ospedale e sessantacinque pazienti sono stati trasferiti su un traghetto della guardia costiera. L’Unione europea annuncia l’invio di due aerei antincendio con base a Cipro e di una squadra antincendio rumena attraverso il meccanismo di protezione civile del blocco. Stando alle previsioni dei meteorologi, le condizioni di estremo caldo (e conseguente secchezza) persisteranno fino a venerdì 25, aumentando così il rischio di incendio anche in altre zone del Paese.

La delicata situazione dell’area protetta della foresta di Dadia

Drastica l’azione dei vigili del fuoco anche sull’isola di Evia (vicina ad Atene) su cui, sempre nella serata di lunedì 21, è stata evacuata la città industriale di Nea Artaki, dove l’incendio ha danneggiato allevamenti di pollame e maiali. La minaccia dei roghi non risparmia il parco nazionale di Dadia – una delle aree protette più importanti d’Europa –, dove è stato ritrovato il corpo carbonizzato di un uomo. Trovato morto in Beozia un anziano pastore, deceduto con ogni probabilità a causa dell’inalazione del fumo.