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Incontro fra Papa Francesco e "l'accusatore" padre Georg

Incontro fra Papa Francesco e padre Georg

Il reset alle messe in latino e la provazione dell'incarico prefettizio: cosa si sa dell'incontro fra Papa Francesco e il suo "accusatore" padre Georg

Incontro fra Papa Francesco e “l’accusatore” padre Georg e riserbo strettissimo sul contenuto di quel chiarimento. Silenzio assoluto dopo il faccia a faccia fra il Pontefice e il segretario di Joseph Ratzinger avvenuto in Vaticano nelle ore scorse, ore cruciali per la saldezza temporale della Chiesa cattolica. 

Papa Francesco e padre Georg: la polemica

Padre Georg è stato ricevuto in udienza dal Pontefice dopo la morte del Pontefice emerito Benedetto XVI e su quell’incontro nulla è trapelato finora, se non la necessità assoluta che incontro vi fosse, a considerare le polemiche degli ultimi giorni e le dichiarazioni pubbliche del prelato più vicino a Ratzinger.  Il segretario personale di Benedetto XVI, monsignor Ganswein, in alcuni recenti interventi e interviste aveva rilasciato alcune anticipazioni del libro “Nient’altro che la verità”, scritto con il giornalista Saverio Gaeta (Piemme) e sono state dichiarazioni che hanno sollevato un vespaio di  polemiche. Quali? La prima sulla decisione del Pontefice che avrebbe “ferito nel profondo Ratzinger” quando Bergoglio “ha deciso di porre una stretta sulle messe in latino a distanza di 14 anni dal ‘Summorum Pontificum’ promulgato da Ratzinger nel 2007”. 

I due “sgarri” di Bergoglio e la replica del Papa

L’altra sarebbe relativa al  momento in cui padre Georg è stato congedato da Bergoglio da capo della Prefettura della Casa Pontificia. Il segretario di Ratzinger si sarebbe sentito a quel punto “un prefetto dimezzato”. Si tratta di notizie molto particolari e private che hanno fatto capolino dopo la morte di Benedetto XVI, parole a cui avevano funto da replica quelle del Papa: “Nel silenzio si trova Dio” e “Il chiacchiericcio è un’arma letale”. Dopo il colloquio fra i due non sono state emesse note ufficiali o rilasciate dichiarazioni ma il dato certo è che le sorti del 66enne  monsignor Ganswein ora sono nella mani di Papa Francesco, che potrebbe destinarlo ad un incarico episcopale in Germania.