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Benedetto XVI, Gaenswein: "La stretta sulla messa in latino di Bergoglio gli ha rattristato il cuore"

Benedetto XVI Papa Francesco

Non mancano che poche ore all'inizio del funerale di Benedetto XVI. Mons. Gaenswein ha parlato dell'umanità del papa emerito.

Il Papa emerito Benedetto XVI è stato un pontefice dalla grande umanità, capace di accettare le decisioni prese da altri anche se lui era in disaccordo. È questo ciò che emerge da un’intervista che il monsignor Georg Gaenswein ha rilasciato al quotidiano cattolico tedesco Die Tagespost.

Quest’ultimo ha dichiarato che la stretta della messa in latino disposta dal Motu Proprio “Traditionis custodes”, pubblicato il 16 luglio 2021 da Papa Bergoglio fu un grande dolore per Benedetto XVI: “Penso che gli abbia spezzato il cuore”, sono state le parole dell’Arcivescovo. 

Benedetto XVI, “La stretta della messa in Latino voluta da Papa Francesco gli ha spezzato il cuore”

L’Arcivescovo Georg Gänswein è stata una delle persone più vicine al papa emerito venuto a mancare nei giorni scorsi. Alla testata tedesca ha spiegato che tipo di confronto c’è stato tra i due papi: “Da professore è normale: c’è il confronto, il discorso, la ‘lotta’ tra i diversi argomenti. In questo contesto si usano anche parole forti, ma senza mai ferire e se possibile, senza far polemica. Un’altra cosa è quando uno è vescovo e poi Papa: predica e scrive non come privato, ma come uno che ha ricevuto il mandato di predicare e di essere il pastore di un gregge. Il Papa è il primo testimone del Vangelo, anzi, del Signore”.

“Quando è diventato emerito la responsabilità e il ponteficato erano finiti per lui”

Gänswein ha infine osservato: “E lì abbiamo visto che le sue parole, le parole del Successore di Pietro, non sono state accettate. Ma questo ci dice che la guida della Chiesa non si fa soltanto comandando, decidendo ma anche soffrendo, e questa parte della sofferenza non era poca. Quando è diventato emerito, certamente tutta la responsabilità e tutto il pontificato erano finiti per lui”.