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Infanzia, gravi maltrattamenti in una scuola del Cosentino

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Gli accertamenti dei carabinieri hanno documentato, con servizi di video riprese entro gli spazi didattici, i maltrattamenti-scuola nel cosentino

Schiaffi, pizzicotti e tirate d’orecchi ai bambini, una decina in totale, dell’unica classe della scuola d’infanzia di San Giorgio Albanese nel cosentino. E’ questa l’accusa fatta a due insegnanti alla quale i carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro hanno notificato una misura interdittiva con la sospensione per sette mesi.

Infanzia, l’indagine

I provvedimenti sono stati disposti dal gip del Tribunale di Castrovillari su richiesta della Procura della Repubblica. L’indagine condotta dai carabinieri e coordinata dal procuratore di Castrovillari Eugenio Facciolla e dal sostituto Valentina Draetta, ed è stata avviata a seguito di una denuncia da parte di alcuni genitori.

Gli accertamenti condotti dai militari hanno consentito in maniera rapida di documentare, con servizi di video riprese all’interno degli spazi didattici, una serie di maltrattamenti effettivi posti in essere dalle due insegnanti nei confronti dei bambini, in un arco temporale di appena quindici giorni.

“Se non fai il bravo ti faccio il pungi-pungi…”: è questa la frase inquietante di una delle minacce verbali fatte dalle maestre ai bambini della scuola dell’infanzia di San Giorgio Albanese. Il video riprende vere e proprie violenze verbali e fisiche senza nemmeno il minimo di remora o compassione nel perpetuare tale condotta criminale.

Infanzia, le leggi sulla sorveglianza

L’anno scorso di questi tempi la Camera approvava la legge sulla videosorveglianza negli asili e nelle strutture per anziani e disabili con 279 sì. La videosorveglianza è entrata, dunque, negli asili e nelle strutture per anziani e disabili. Le immagini filmate potranno essere visionate solo dopo una segnalazione credibile o una denuncia, e solo dalla polizia o da un pubblico ministero per la tutela della privacy, la presenza ufficiale dei sistemi di videosorveglianza dovrà essere segnalata con dei cartelli a tutti coloro che accedono negli edifici monitorati.

Gli articoli che sono stati resi ufficiali sono cinque:
Nell‘art. 1 la finalità è di di prevenire e contrastare i reati in danno dei minori negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia e delle persone ospitate nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie per anziani e disabili, a carattere residenziale o semi residenziale, nonché di favorire la raccolta di dati utilizzabili a fini probatori in sede di accertamento di tali reati”

Nell’art. 2 : In un decreto legislativo in materia di valutazione attitudinale nell’accesso alla professioni educative e di cura, nonché di formazione iniziale e permanente del personale delle strutture. All’attuazione della delega si provvede nell’ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente comunque sia, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica”.

Nell’art.3 : “L’accesso alle registrazioni è consentito solo al pubblico ministero e, su sua delega, alla polizia giudiziaria, per lo svolgimento di indagini su reati in danno dei minori o delle persone ospitate nelle strutture. Nei casi di urgenza la polizia giudiziaria può accedere alle registrazioni dandone immediata comunicazione al pubblico ministero. I sistemi possono essere installati previo accordo collettivo stipulato dalla rappresentanza sindacale. La presenza deve essere adeguatamente segnalata a tutti i soggetti che accedono nella zona video sorvegliata”.

L’art. 4 si occupa del monitoraggio del Parlamento.

Nell’art.5: “Le amministrazioni pubbliche interessate provvedono all’attuazione della presente legge nell’ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica”.