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L'inflazione intacca anche il prezzo della pizza: alle stelle quello della margherita

Pizzeria

Il costo di preparazione di una pizza margherita è cresciuto del 14%, un doppio aumento rispetto al tasso medio di inflazione nel nostro Paese: i conti fatti dall'agenzia Bloomberg

Pizza, sei pazza? Il costo di preparazione di una pizza margherita è aumentato del 14%, un raddoppio pieno rispetto al tasso medio di inflazione nel nostro Paese (6,7%). A informare a riguardo è Il Sole 24 Ore, che riporta i calcoli dell’agenzia Bloomberg basati sulle rilevazioni dell’Istat riferite al mese di giugno.

I rincari degli ingredienti

Il primo prodotto ad aver accusato l’impennata dei prezzi è l’olio di oliva, il cui prezzo è accresciuto di oltre il 26% nel corso degli ultimi dodici mesi. Nel caso della margherita – la più semplice delle pizze napoletane – bisogna tener conto anche degli aumento di farina di grano (+6,2%), pomodoro (12,8%) e mozzarella (17%). Stando sempre ai calcoli di Bloomberg, oggi conviene più acquistare una pizza confezionata che comprare gli ingredienti per farsela a casa: nell’ultimo anno le prime sarebbero aumentate solo del 7% e, soltanto nella grande distribuzione italiana, negli ultimi dodici mesi sono state vendute sessantamila tonnellate di pizze tra quelle fresche pronte e quelle surgelate per un incasso di circa 1,2 miliardi di euro.

Quanta pizza mangiano gli italiani?

La Coldiretti sostiene che nel nostro Paese si sfornino 2,7 miliardi di pizze all’anno: 200 milioni di chili di farina, 225 milioni di chili di mozzarella, 30 milioni di chili di olio di oliva e 260 milioni di chili di salsa di pomodoro. Il fatturato generato dalla pizza vale oltre 15 miliardi di euro all’anno per una rete di circa 121mila locali e 200mila lavoratori (tra tempo pieno e weekend).