Secondo l’analisi di Coldiretti, nei primi otto mesi dell’anno, i prezzi nella filiera dal grano al pane sono aumentati di oltre 17 volte. Il prezzo del grano pagato agli agricoltori è diminuito del 32%, ora a circa 24 centesimi per chilo. Questo significa che per produrre un chilo di pane, è necessaria la stessa quantità di grano, creando una forbice di prezzi rilevante.
Giornata Mondiale dell’Alimentazione: inflazione e pane
Coldiretti ha rivelato che nei primi otto mesi del 2023, il prezzo del grano è diminuito del 32%, ora a circa 24 centesimi per chilo. La stessa quantità di pane è venduta ai consumatori a prezzi che variano tra 3 e 5 euro, con alcune città che hanno subito un aumento fino al 20%. Questa analisi è stata resa pubblica nel Villaggio Contadino di Roma in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione.
Il prezzo del pane aumenta di oltre 17 volte a causa del costo del grano, una forbice senza precedenti.
Le variazioni dei prezzi: le città dove costa di più
Coldiretti sottolinea che il prezzo del pane è minimamente influenzato dal costo del grano, ormai sotto il 10%. Le variazioni nei prezzi al dettaglio sono significative, e il prezzo del grano è legato a quelli internazionali. Nonostante una riduzione del 10% nei raccolti dovuta ai cambiamenti climatici, il grano è sottovalutato a causa di acquisti speculativi all’estero, spacciato come pane italiano.
A Napoli, come riporta tg24.sky.it, una pagnotta da un chilo costa 2,26 euro, secondo Coldiretti, a Roma, una pagnotta da un chilo costa 3,25 euro, a Palermo, il prezzo di una pagnotta da un chilo supera i 4 euro, arrivando a 4,14 euro. A Milano, una pagnotta da un chilo costa 4,33 euro secondo Coldiretti. Bologna è la città più costosa secondo Coldiretti, con una pagnotta a 5,14 euro.