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Ingegnere ferito in una rapina, la compagna: "Nessun altro deve sentire questo dolore"

Polizia

Le parole di Emilia, compagna dell’ingegnere ferito a colpi di pistola il 29 marzo scorso nella tentata rapina al suo motorino.

Emilia, compagna dell’ingegnere ferito a colpi di pistola in un tentativo di rapina avvenuto a Napoli poche sere fa, ha usato parole forti per chiedere giustizia.

Ingegnere ferito in una rapina, la compagna: “Nessun altro deve sentire questo dolore”

Prendeteli. Non per vendetta, ma perché nessun altro deve sentire questo dolore” sono le dure parole di Emilia, compagna dell’ingegnere ferito a colpi di pistola in una tentata rapina a Portici, Napoli. L’uomo fortunatamente se la caverà, nonostante le ferite alla gamba. “I medici mi avevano assicurato che avrebbero fatto l’impossibile per salvarlo ma che avrebbe molto probabilmente perso la gamba: e invece no, si sono sbagliati. L’hanno salvato e tornerà con i suoi tempi ad una vita normale” ha spiegato la sua compagna Emilia.

Qualche ora prima stavo preparando la cena dopo una giornata di lavoro e all’improvviso, tutto il nostro mondo, quello che fino a quel momento stavamo mettendo su, tutto colorato di noi e della nostra gioia, del nostro amore puro e forte, dei nostri sogni e dei nostri progetti, si è colorato di nero” ha scritto la donna in un lungo sfogo su Facebook. Il suo compagno, che era fermo a fare benzina, è stato colpito da alcuni proiettili dopo essersi rifiutato di consegnare il motorino ad alcuni malviventi. Era stato portato in ospedale in gravi condizioni. “A chi va il ‘merito’? A chi aveva deciso di scendere di casa con una pistola carica e di andarsi a prendere con la prepotenza e con una spietata efferatezza qualcosa che non gli apparteneva” ha continuato Emilia. “Sparare due colpi per un motorino, comprato per raggiungere più velocemente il centro, dopo otto mesi che combattevamo per salvare la vita del papà di Fabio e, che dopo una lunga battaglia, si è spento giusto due settimane fa” ha aggiunto la donna, che ha ringraziato le tre dottoresse che si sono occupate del suo compagno.

Ingegnere ferito in una rapina, la compagna: “Prendeteli”

Oggi Fabio sta bene, a risultato di una matrice di eventi che ha visto combinarsi la scrupolosità di chi l’ha soccorso, la professionalità di chi ha operato e la fortuna che ogni tanto si fa sentire. Fabio è una persona onesta, una persona buona, una persona che merita soltanto il bene e il bello del mondo. Di persone buone ce ne sono e pensare che non siano al sicuro mi fa stare male” ha continuato Emilia nel suo sfogo. Infine, ha voluto aggiungere un messaggio per le forze dell’ordine e la magistratura. “Prendeteli. Non per vendetta, la vendetta è volgare come la cattiveria e come l’atto che hanno commesso. Prendeteli perché nessun altro deve sentire questo dolore. Hanno provato a distruggere il nostro mondo, ma non ci sono riusciti: l’amore è sempre più forte dell’odio” ha concluso.