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Morgan torna sugli insulti omofobi: “Ho sbagliato. Metà del mio cachet di X Factor in beneficenza”

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Morgan tenta di correre ai ripari dopo gli insulti omofobi e chiede a X Factor di donare metà del suo cachet in beneficenza.

Il “passo falso” messo a segno da Morgan con gli insulti omofobi pronunciato durante il suo concerto-lezione a Selinunte in onore di Franco Battiato ha sollevato un polverone che stenta a dissolversi: per questo motivo, il cantante è tornato sulla questione è ha annunciato che metà del suo cachet di X Factor verrà donato in beneficenza.

Insulti omofobi, Morgan chiede a X Factor di donare metà del suo cachet in beneficenza

Morgan è finito nel mirino dopo quanto accaduto al suo concerto a Selinunte. A pochi giorni di distanza dalle polemiche che lo hanno travolto, l’artista ha provato a correre ai ripari. “Ho fatto un errore. Metà del mio cachet di X Factor a strutture per ragazzi rifiutati per il loro orientamento”, ha scritto oggi sul suo account Instagram.

Dopo le scuse postate dal cantante che non hanno placato le critiche, nella giornata di venerdì 1° settembre, Morgan ha deciso annunciare la sua nuova proposta. “In questi giorni ho voluto ricostruire quello che è successo ma non mi voglio assolutamente nascondere a giustificare e voglio ribadire quanto sia sbagliato quello che ho detto. Voglio che le mie scuse arrivino sincere, sentite, nitide e che arrivino a tutti perché so di aver ferito tante persone e le estendo anche i miei colleghi di X-Factor e a tutta la squadra che ci lavora”. Comincia così il messaggio condiviso dal giudice di X Factor.

La proposta

“La frase che ho detto è la cosa più lontana da quella che è la mia identità di essere umano, voglio ribadirlo. Tutti sanno che non sono un omofobo, ma questo non basta, non scusa e non giustifica. Non basta, infatti, dire che si usano modi di dire razzisti, omofobi o sessisti a cuor leggero, molto al di là delle reali convinzioni e intenzioni”, ha continuato Morgan. “Bisogna cambiare questa cultura e questo lessico che persistono inconsciamente nel linguaggio di tanti e, purtroppo, con mia sorpresa e dispiacere, anche nel mio. Porto volentieri la stigmatizzazione pubblica di quanto accaduto e accetto la gogna se questo può servire a cambiare, almeno in parte, le cose. Ho fatto un errore per il quale mi sono scusato ma che, sia chiaro, non voglio cancellare: anzi, voglio fare un gesto concreto che non lo faccia scomparire ma che lo trasformi in qualcosa di positivo e utile”.

L’artista, infine, ha concluso: “Ho chiesto a Sky e a Fremantle di devolvere metà del mio cachet di X Factor a una struttura di accoglienza per ragazzi rifiutati dalle famiglie di origine per il loro orientamento sessuale, l’identità di genere o perché hanno avviato un percorso di transizione. Ho pensato all’importanza di accogliere, e questo concetto mi piacerebbe valesse per chi, come me, commette un errore”.

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