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Iran, 16enne aggredita dalla polizia morale: si teme un nuovo caso Mahsa Amini

Proteste in Iran: 3 giornaliste arrestate in 48 ore

Una ragazza di 16 anni è ricoverata in come dopo essere aggredita e arrestata dalla polizia morale perché non indossava il velo.

Una ragazza iraniana di 16 anni è stata ricoverata in coma dopo aver subito un’aggressione da parte degli agenti della polizia morale perché non indossava il velo.

Iran, 16enne in coma all’ospedale: si teme nuovo caso Mahsa Amini

Una ragazza iraniana di 16 anni è stata ricoverata in coma, sotto stretta sorveglianza, dopo essere stata aggredita e arrestata dagli agenti della polizia morale perché non indossava il velo obbligatorio. Il caso ricorda quello di Mahsa Amici, morta il 16 settembre 2022. Secondo le informazioni, la mattina dell’1 ottobre, Armata Garawand, 16enne originaria di Kermanshah e residente a Teheran, è stata aggredita e arrestata dagli agenti della stazione metropolitana di Shohada, in quanto non indossava il velo obbligatorio. L’aggressione le ha causato gravi ferite ed è stata trasportata in ospedale.

Le autorità iraniane, preoccupate del possibile riaccendersi di tensioni, hanno subito smentito l’aggressione, spiegando che la ragazza “è svenuta” a causa di un calo di pressione. I genitori della giovane hanno rilasciato un’intervista confermando la versione ufficiale, ma i metodi di pressione che il regime usa sui parenti delle vittime sono ormai noti.

Le proteste delle donne in Iran

Garawand sarebbe rimasta gravemente ferita dopo essere stata arrestata dagli agenti della polizia morale alla stazione della metropolitana Shohada a Teheran. La donna è ricoverata in coma e “al momento non sono consentite visite alla vittima, nemmeno da parte della sua famiglia“. Il caso è diventato oggetto di un’intensa discussione sui social media, con un presunto video dell’incidente che secondo alcuni mostra l’adolescente, con gli amici e senza velo, mentre viene spinta nella metropolitana da agenti di polizia donne. Un anno dopo la morte di Mahsa Amini, le autorità iraniane hanno lanciato una rinnovata pressione per reprimere le donne che sfidano le regole. Il Centro per i diritti umani in Iran, con sede a New York, ha spiegato che le donne e le ragazze “si trovano ad affrontare una crescente violenza, arresti arbitrari e una maggiore discriminazione dopo che il regime ha riattivato le sue pattuglie di polizia che indossano il velo forzato“.