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Irma Testa: "Dopo il bronzo alle Olimpiadi mi sono sentita libera di essere me stessa"

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Dal bronzo olimpico al coming out: le gesta sportive e personali di Irma Testa, un''atleta che non ha avuto paura di esporsi senza maschere.

Irma Testa si è consacrata alle Olimpiadi di Tokyo 2021 diventando la prima donna ad aver vinto la medaglia di bronzo alle Olimpiadi nel pugilato. Un primato che le ha permesso anche di aprirsi al modo mostrandosi finalmente senza maschere.

Irma Testa: “La medaglia olimpica, una giornata che non dimenticherò mai”

Una medaglia è senza dubbio un risultato importantissimo per un atleta, ancor più se si tratta di medaglia olimpica, ma quando questa rappresenta addirittura un primato la gioia di amplifica ulteriormente e Irma Testa lo sa bene ricordando il giorno della sua vittoria a Tokyo: “E’ strano perchè mi sono posizionata in zona podio ma poi avevo ancora 5 giorni di gara quindi non ho potuto gioire ma ho dovuto mantenere la calma per colorare quella medaglia. Non ce l’ho fatta, ma appena terminato il mio torneo ho potuto festeggiare perchè, a prescindere dal colore, vincere una medaglia olimpica è il sogno di ogni atleta”.

Sin da bambina infatti Irma sognava la medaglia e sognava di poter arrivare sul podio di una grande competizione sportiva come le Olimpiadi, sin da quando, seguendo le orme della sorella Lucia, ha iniziato a frequentare la palestra: “Avevo 12 anni e a 14 anni ho fatto il mio primo incontro”.

Il coming-out

Il 2021 per Irma non è stato solo l’anno della consacrazione Olimpica, dopo la medaglia di bronzo infatti è arrivato il coming-out:Ho pensato che fosse il momento giusto perchè si parlava dei miei successi alle olimpiadi. Molte persone mi cercavano su Instagram o leggevano la mia storia. Quindi ho pensato che quello fosse il momento di parlare ai più deboli, alle ragazzine o ai ragazzini che vivono in situazioni difficili per l’orientamento sessuale. Ho pensato di approfittare del boom mediatico di quel momento”.

La medaglia, come detto proprio dalla stessa pugile, è diventata una sorta di scudo che l’ha protetta dalle critiche che inevitabilmente colpiscono chi come lei affronta questo importante passo: “Le critiche e le offese alla mia persona non mi toccano, ci ho fatto l’abitudine. A me spiace quando colpiscono i miei risultati e i miei successi sportivi per attaccare la mia persona. Quando raggiungi una medaglia olimpica nessuno può dirti niente. Mi sentivo più forte e sicura di aver messo in salvo i miei risultati“.