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Kiev pressa Papa Francesco ma lui politicamente non “si schiera”

Papa Francesco

Bergoglio "tirato per la veste" dall'Ucraina e dall'Occidente a trazione Nato: Kiev pressa Papa Francesco ma lui "geopoliticamente non si schiera”

Kiev pressa Papa Francesco ma lui geopoliticamente non “si schiera”, non lo fa perché malgrado i reiterati appelli di Volodymyr Zelesnky ad entrare nel club de “Dagli alla Russia” il pontefice non vuole apparire come parte degli “schieramenti” ma come uno che condanna la guerra. La questione è sottile, e come fa rilevare bene il Fatto Quotidiano poggia molto anche su quello che Bergoglio disse a suo tempo dello schieratissimo patriarca di Mosca Kirill II.

Kiev pressa Papa Francesco

A lui il papa chiese di non diventare “chierichetto di Putin”. Ecco, Bergoglio tutto vuole meno che passare lui per “sacrestano dell’Occidente che sta con Kiev”. Non è un problema di scala valoriale geopolitica dunque, ma di necessità di comprendere che quella di Bergoglio è una scala etica e in punto di etica esiste solo la guerra da condannare.

Zelensky lo vorrebbe a Kiev il 13 settembre

Zelensky vorrebbe il Papa a Kiev addirittura prima del viaggio in Kazakistan del 13 settembre ma dal Vaticano fanno sapere che “Francesco non ha deciso”. Lui vorrebbe una missione a doppia ansa, sia a Kiev che a Mosca. La solidarietà del papa con il popolo ucraino c’è tutta ma a quella non si mai accompagnato alcun endorsement alle ragioni della Nato e dell’Occidente come prevalenti su quella tutta interna alla Chiesa di deprecare gli orrori. E il papa ha anche fatto in modo che questo messaggio passasse sull’Osservatore Romano.