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L'invito di Papa Francesco ai fedeli: "Imparare a farsi da parte"

Papa Francesco

Un Angelus nel quale sono stati affrontati temi come l'assenza di egotismo e protagonismo, l'invito di Papa Francesco ai fedeli: "Imparare a farsi da parte"

Durante l’Angelus di domenica 15 gennaio è arrivato l’invito di Papa Francesco ai fedeli: “Imparare a farsi da parte”. Il pontefice non ha solo reiterato l’appello a pensare alle sofferenze del popolo ucraino ma ha anche parlato di vere vocazioni ed altruismo. Da Piazza San Pietro in Vaticano Papa Francesco ha invitato i fedeli a “liberarsi dagli attaccamenti e a coltivare la virtù di farsi da parte e dare spazio agli altri“. Ha detto il pontefice: “Fratelli, sorelle, proviamo a chiederci: siamo capaci di fare posto agli altri? Di ascoltarli, di lasciarli liberi, di non legarli a noi pretendendo riconoscimenti? Attiriamo gli altri a Gesù o a noi stessi?”.

Papa Francesco: “Imparare a farsi da parte”

Poi Bergoglio ha preso Giovanni a modello etico: “Sul suo esempio sappiamo gioire del fatto che le persone prendano la loro strada e seguano la loro chiamata, anche se questo comporta un po’ di distacco nei nostri confronti? Ci rallegriamo per i loro traguardi, con sincerità e senza invidia?”. E ancora: “È facile attaccarsi a ruoli e posizioni, al bisogno di essere stimati, riconosciuti e premiati. E questo, pur essendo naturale, non è una cosa buona, perché il servizio comporta la gratuità, il prendersi cura degli altri senza vantaggi per sé, senza secondi fini. Farà bene anche a noi coltivare, come Giovanni, la virtù di farci da parte al momento opportuno, testimoniando che il punto di riferimento della vita è Gesù. Farsi da parte, imparare a congedarsi: ho fatto questa missione, e lascio il posto al Signore”. 

Per che cosa davvero predica un sacerdote

E il papa ha voluto ricordare quanto questo sia “importante questo per un  sacerdote che è chiamato a predicare e celebrare non per protagonismo o per interesse, ma per accompagnare gli altri a Gesù. Pensiamo a quant’è importante per i genitori, che crescono i figli con tanti sacrifici, ma poi li devono lasciare liberi di prendere la loro strada nel lavoro, nel matrimonio, nella vita”. L’invito in chiosa è stato a “non dimenticare il martoriato popolo ucraino, che soffre tanto“.