La denuncia sull’ultima barbarie della guerra arriva dal ministro dell’Interno di Kiev Denis Monastyrskyi : “I russi hanno lasciato bombe nelle lavatrici degli ucraini”. Secondo il membro del governo Zelensky quelle che non sono state saccheggiate e rivendute al “minimarket degli sciacalli” in Bielorussia diventerebbero delle trappole mortali per i cittadini che fanno ritorno nelle loro abitazioni una volta cessati i bombardamenti.
“I russi hanno lasciato bombe nelle lavatrici”
Un lascito horror che purtroppo trova molti precedenti nelle guerre degli ultimi 60 anni. I militari di Mosca dunque sarebbero entrati nelle case degli ucraini lasciando esplosivi ad innesco meccanico perfino dentro le lavatrici. Denis Monastyrskyi è stato citato da Ukrinform ed avrebbe avvisato la popolazione del pericolo per i cittadini che sono tornati nelle aree liberate e nelle loro case.
Esplosivi anche nei bagagliai delle auto
Ci sarebbe un tragico esempio, è quello di un uomo rimasto ucciso da un’esplosione dopo aver aperto il bagagliaio della sua automobile che invece era stata minata. Ha spiegato il ministro: “Gli occupanti hanno installato cavi elettrici nelle case dove passavano la notte, sia sulla soglia che vicino alle recinzioni. La nostra gente ora trova esplosivi nelle case e negli appartamenti di agenti di polizia, soccorritori e militari ucraini”.