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La corsa allo spazio della Cina prosegue spedita. Dopo il “selfie marziano”, è partita una nuova missione con un equipaggio di tre astronauti che durerà tre mesi. La Navicella Shenzhou-12 è già attraccata alla nuova Stazione Spaziale cinese.
La Cina sembra ormai proiettata anche alla conquista dello spazio. Soltanto poco più di un mese fa, dopo aver stazionato per circa tre mesi in orbita attorno a Marte, la navicella spaziale Tianwen-1 era atterrata con a bordo il rover Zhurong. Attestandosi al secondo posto dei paesi al mondo che possono vantare la presenza di un proprio veicolo spaziale sul pianeta rosso e che vede ovviamente gli Stati Uniti al primo posto con il rover Perseverance.
La China National Space Administration (CNSA) aveva mostrato il primo selfie del rover cinese Zhurong con la piattaforma di atterraggio sulla superficie marziana e la bandiera cinese.
Ora la Cina affronta un’altra tappa importante nel suo progetto di affermarsi come potenza spaziale. Nella mattina di giovedì 17 giugno, gli astronauti cinesi (“taikonauti”) Nie Haisheng, Liu Boming e Tang Hongbo sono partiti a bordo della capsula spaziale Shenzhou-12 (Nave Divina 12) per raggiungere la nuova stazione spaziale cinese Tiangong.
Tutto è andato secondo i piani. L’equipaggio è partito dal centro di lancio di Jiuquan nel deserto del Gobi. La navicella è stata lanciata dal razzo Long March-2F e tutto si è svolto secondo i piani. Da quanto riferisce l’agenzia spaziale cinese infatti, la navicella spaziale Shenzhou-12 ha completato l’operazione di attracco alla stazione spaziale Tiangong “in modalità rapida e automatizzata”.
Gli astronauti cinesi resteranno sulla Tiangong per tre mesi testeranno i sistemi di bordo, svolgendo attività extraveicolari e numerosi esperimenti, tra i quali pare ce ne sarà uno particolarmente importante riguardante un nuovo braccio robotico. Si tratta della missione spaziale più lunga mai sperimentata dalla Cina che non inviava un equipaggio nello spazio dal 2016.
Si tratta indubbiamente di una mossa molta importante per l’immagine della Cina nell’anno del centesimo anniversario del Partito Comunista e nel contesto internazionale molto teso del post-pandemia.
In un post su twitter l’Ambasciata cinese in Italia scrive: ” Poco dopo il lancio della missione Shenzhou12, la Cina intende offrire la sua stazion espaziale, per una cooperazione internazionale più ampia, trasformandola in un laboratorio al servizio di tutta l’umanità”.