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La previsione del generale Usa Hodges: “I prossimi dieci giorni decisivi”

Il tenente generale a riposo Ben Hodges

Le presunte difficoltà logistiche delle truppe russe e lo scollegamento dalle linee divisionali: cosa dice la previsione del generale Usa Hodges

La previsione del tenente generale degli Usa Benjamin Hodges è su tempi brevi e scenario definito, per lui “i prossimi dieci giorni saranno decisivi”. L’alto ufficiale di fanteria da poco fuori incarico spiega che le truppe russe hanno una finestra di opportunità molto ristretta prima che le difficoltà logistiche e il terreno facciano esaurire la loro spinta propulsiva. Ed Hodges ha detto anche che i comandanti russi tutto questo lo sanno benissimo. 

La previsione del generale Usa Hodges: “Russi fermi”

La macchina bellica di Mosca sarebbe a corto di personale e munizioni e la resistenza ucraina sta logorando i piani strategici, se non le operazioni tattiche. Secondo il generale le truppe russe sono disperse per unità spesso scollegate ed attualmente, secondo i servizi britannici, gli umici a muoversi secondo direttrici precise sembrano essere i convogli dalla Bielorussia e dall’estremo oriente, vale a dire ceceni e siriani di rincalzo. Ha spiegato il Corsera: “La sensazione è che il contingente schierato non sia sufficiente in mezzi ed elementi, così si spiegherebbe anche la richiesta di aiuto ai cinesi, il ricorso ai ceceni e l’appello ai 16 mila miliziani siriani”. 

La finestra di opportunità di Mosca

E pare che i tentativi di riorganizzazione delle truppe russe dopo il “blocco” di questi giorni non stiano dando esiti particolari. Perché? Perché pare che la distruzione dei ponti da parte degli ucraini abbia “azzoppato” i piani russi di progressione. Chernihiv nel nord, e Mariupol, nel sud, sono isolate ma resistono sotto le bombe. Tuttavia resta un rischio che per Mosca è la finestra di opportunità di questi giorni: quello che le truppe ucraine nel settore meridionale possano essere circondate e tagliate fuori dai collegamenti con i serbatoi divisionali del centro e dell’ovest. In quel caso il paese sarebbe di fatto diviso in due.