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La Russia ha sperimentato un attacco nucleare: utilizzati missili di mare, cielo e terra

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La Russia dichiara di aver provato un attacco nucleare "massiccio“ sotto la supervisione del Presidente Putin

Secondo quanto riportato dal Cremlino, Mosca ha dato prova della sua capacità di sferrare un attacco nucleare. L’operazione è stata supervisionata dal Presidente Vladimir Putin.

La simulazione di un attacco nucleare in Russia

L’esercitazione militare prevedeva una “risposta a un attacco nucleare nemico” ha dichiarato il ministro della Difesa Sergei Shoigu. La TV di Stato lo ha immortalato mentre illustrava il test, insieme al capo di Stato Maggiore delle forze armate Valery Gerasimov. Da anni la Russia e gli Stati Uniti conducono regolarmente simulazioni di preparazione nucleare. Mosca ha tradizionalmente organizzato le proprie sempre verso la fine di ottobre. Quest’anno, tuttavia, le operazioni prevedevano “la realizzazione di un massiccio attacco nucleare da parte di forze strategiche offensive in risposta a un attacco nucleare nemico“, così come ha spiegato da Shoigu. A giugno, la Russia aveva posizionato un primo lotto di armi nucleari tattiche in Bielorussia.

Impiegati missili balistici

Un comunicato del Cremlino ha affermato che sono stati effettuati “lanci pratici di missili balistici e da crociera“. In particolare un missile balistico intercontinentale Yars è stato lanciato da un sito di prova nell’estremo oriente della Russia, mentre un altro è stato sparato da un sottomarino a propulsione nucleare nel Mare di Barents. l filmati dei test sono stati condivisi dal Ministero della Difesa. All’inizio del mese, Putin aveva dichiarato che la Russia avrebbe effettuato un “test finale di successo” per un missile da crociera a propulsione nucleare. L’arma sperimentale, annunciata per la prima volta nel 2018, è stata presentata come dotata di una gittata potenzialmente illimitata.

Mosca rinuncia al CTBT

Gli ultimi test sono visti come una chiara dimostrazione di forza, che coincide con la revoca da parte di Mosca di un trattato internazionale di divieto di test nucleari. Mercoledì, infatti, la Camera alta del Parlamento ha completato l’approvazione di una legge che ritira la ratifica del trattato da parte della Russia. Putin ha invitato i Ministri a sostenere la modifica, per riflettere la posizione degli Stati Uniti. Gli Usa, infatti, hanno firmato ma non hanno mai ratificato il Trattato per la messa al bando totale degli esperimenti nucleari (CTBT). Quest’ultimo, concordato nel 1996, vieta “qualsiasi esplosione di test di armi nucleari o qualsiasi altra esplosione nucleare” in qualsiasi parte del mondo. Il governo statunitense afferma che non vi è alcuna indicazione che il Cremlino intenda utilizzare armi nucleari per attaccare l’Ucraina. Lo stesso Putin aveva dichiarato che sarebbero state utilizzate solo se il territorio o lo Stato russo fossero stati minacciati.

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