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Le nuove esecuzioni dell'Isis, prigionieri affogati in una gabbia

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Chiusi dentro ad una gabbia fatta affondare dentro ad uno stagno. E' una delle nuove modalità che l'Isis sta mettendo in atto per compiere le sue atroci esecuzioni. Una tecnica che sembra uscita dagli studios cinematografici ma che è purtroppo reale e concreta. Sono sedici i prigionieri uccisi nel...

Chiusi dentro ad una gabbia fatta affondare dentro ad uno stagno. E’ una delle nuove modalità che l’Isis sta mettendo in atto per compiere le sue atroci esecuzioni. Una tecnica che sembra uscita dagli studios cinematografici ma che è purtroppo reale e concreta. Sono sedici i prigionieri uccisi nelle ultime ore, filmati con telecamere in alta qualità, alcune delle quali immerse addirittura nell’acqua per documentare la loro atroce morte. E’ accaduto a Ninive in Iraq, con esecuzioni orribili ma mostrate come se si trattasse di un film. Nel filmato si vedono alcuni prigionieri giustiziati a colpi di bazook dopo essere stati chiusi in un’automobile. Cinque uomini vestiti con la classica tuta arancione, chiusi in una gabbia e fatti annegare nelle acque di uno stagno, mostrandoli poi senza vita pochi minuti dopo.

E ancora si vedono prigionieri fatti saltare in aria con una collana di esplosivo al collo. Un video dell’orrore per mostrare il ‘trattamento’ riservato a chi viene catturato ammettendo di essere una spia. Oltre al video, lo stato islamico ha diffuso online anche immagini riguardanti la distruzione di due mausolei a Palmira, sito archeologico più importante della Siria ormai distrutto. Immagini che, come il filmato, sono poi state riprese da molti media occidentali, drammatiche nella loro cruda concretezza.