Linda Nadia Toffa continua imperterrita la sua personale lotta contro il cancro, molto spesso messa sotto accusa da social e tv. È un momento particolare e delicato per la conduttrice de Le Iene, che condivide l’ansia e le emozioni con i suoi fan. Nadia ha raccontato la sua battaglia contro la malattia in un libro autobiografico, che sta registrando un grande successo. Ne ha parlato anche apertamente in alcune interviste televisive, come il recente intervento a Verissimo. Tuttavia la Toffa usa molto i social network per comunicare con le persone che stanno vivendo le sue stesse difficoltà.
In uno dei più recenti commenti a un suo post su Instagram, Nadia Toffa ha così svelato che il percorso sarà ancora lungo e complicato. A un follower che sta affrontando lo stesso male e che si è detto rassicurato dai suoi ultimi esami (“Almeno inizio a vedere il bicchiere mezzo pieno”), lei infatti risposto: “Sono felice per te. Io non posso dire lo stesso, ma non mollo comunque”.
Le terapie di Nadia Toffa continuano
A Nadia Toffa era stato diagnosticato un tumore lo scorso dicembre. Allora venne subito operata e sottoposta a cicli di chemioterapia e radioterapia preventive. A marzo del 2018, però, il cancro si è ripresentato. La recidiva l’ha costretta a riprendere le terapie, che hanno avuto degli effetti anche sul suo aspetto fisico. “Anche io continuo le cure… Infatti sono gonfia come una luna piena”, ha risposto Nadia a un altro fan. La presentatrice bresciana ha però ribadito il suo atteggiamento positivo nonostante i pericoli. “Non è detto che vinca, l’importante non è vincere ma mettercela tutta“.
Il secondo intervento a marzo
Nadia Toffa ha parlato della ricomparsa del tumore per la prima volta nell’intervista a Verissimo a Silvia Toffanin. Dopo aver scoperto che il male si era ripresentato, Nadia è stata dunque operata una seconda volta. Nello studio di Canale 5, la Iena ha spiegato come sia riuscita ad affrontare un peso così grande. “All’inizio mi chiedevo perché proprio a me. Nessuno vuole il cancro. Poi, dopo mesi, ho trasformato questa domanda in perché non a me?. Ci sono bambini che muoiono il primo giorno di vita. È il mio dolore e lo devo portare. È una sfida che posso magari non vincere, ma l’importante è mettercela tutta, combattere. Ci ho messo mesi di dolore e introspezione per capirlo, però non voglio fare pena a nessuno. Non piango in pubblico, piango con i miei amici. Il Signore non è cattivo, non vuole vederci soffrire, ci stimola. Se ce l’ho fatta io, ce la può fare chiunque, non è una magia”.
