Redazione Notizie.it Nel 2016 Milano aveva sorpreso tutta Europa aggiudicandosi il primato per il centro commerciale più grande del continente con l’impianto Aresino de “il Centro”. Oggi, 2018, sembra però che questo record non basti più. È stato infatti ufficializzato dal sito del conglomerato franco-olandese dello shopping che possiede Westfield i lavori per costruire un nuovo centro commerciale a segrate, a 25 minuti da piazza del Duomo, sono cominciati. Le informazioni che lasciano trasparire dal sito fanno rimanere letteralmente a bocca aperta. 185’000 metri quadrati, 300 negozi, 50 brand italiani e internazionali del lusso, 50 ristoranti e 10000 posti d’auto. Come se non bastasse ci sarà anche un multisala a 16 sale. Sono questi i numeri messi in campo per far diventare ancora di più Milano una delle maggiori città europee.
Il progetto
Nel 2021, anno in cui si progetta la fine dei lavori per la fantomatica quinta linea metropolitana, la M4, Westfield Milano vedrà la luce. E poiché l’aeroporto di Linate, vicino a dove verrà costruito il nuovo centro commerciale, sarà uno dei capolinea della linea, non si esclude la possibilità di un prolungamento fino a Segrate.
Le cose si preannunciano interessanti, anche perché stando a quanto riportato sul sito “Con Westfield Milano approderanno in Italia nuovi retailer, come ad esempio il department store del lusso Galeries Lafayette, che aprirà il suo primo punto vendita italiano all’interno di Westfield Milano.” È quindi ufficiale che il famosissimo gruppo francese sbarcherà finalmente in Italia.
Ci sono già stime che parlano di circa 60 mila visitatori al giorno. 22 milioni all’anno. Numeri sbalorditivi che fanno ben sperare anche per il mondo del lavoro. Infatti si pensa che tra le attività commerciali e i lavori di edilizia questo nuovo progetto porterà più di 37 mila nuovi posti di lavoro.
“Ne avevamo davvero bisogno?”
Molti esponenti del Movimento 5 stelle si sono detti contrari al progetto. Come aveva scritto qualche tempo fa sul suo blog Beppe Grillo: “A cosa serve un altro gigantesco centro commerciale che significherà nuova cementificazione, consumo di territorio, sprechi energetici, inquinamento, traffico? Il tutto per fare andare le persone a comprare ancora più prodotti per la maggior parte superflui”- ha continuato poi il comico-“Non abbiamo bisogno di altri centri commerciali, siamo sommersi da prodotti e relative montagne di rifiuti, cosa altro dobbiamo comprare”. Un punto di vista che da sicuramente da riflettere. Anche perché, le cattedrali del terzo millennio (i centri commerciali) sono oramai ovunque in tutto il territorio della penisola.
