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Freddie Mercury, il frontman dei Queen 27 anni dopo la morte

"7 anni dalla morte di Freddy Mercury

Il 24 novembre 1991 moriva Freddie Mercury, voce dei Queen e leggenda della musica. "Confermo di aver contratto l'HIV" aveva detto alla stampa.

Ventisette anni dopo la sua morte, Freddie Mercury rimane un’icona, un modello e un’ispirazione per il mondo della musica. Il 24 novembre 1991 l’incredibile voce del frontman dei Queen si spegneva, sconfitta dall’AIDS. “Purché la mia vita sia favolosa, non importa quando finirà” era solito dire. A chi invece chiedeva dove si vedeva nei prossimi vent’anni rispondeva: “Sarò morto tesoro!“. Era il 1982 quando nel mondo si cominciava a diffondere la consapevolezza della gravità del virus HIV. Proprio in quegli anni Freddie Mercury contrasse la malattia, ma inizialmente sottovalutò il problema nascondendolo ad amici e parenti. Nel 1989 però, non poté più ignorare la malattia: gli fu infatti diagnosticata anche la sindrome da immunodeficienza acquisita: l’AIDS.

Freddie Mercury, 27 anni dopo la morte

Freddie Mercury, pseudonimo di Farrokh Bulsara, è nato il 5 settembre 1946 a Zanzibar, in Tanzania. Quando nel tardo pomeriggio del 24 novembre 1991 si è spento aveva cinquantuno anni. “Non sarò una rockstar, sarò una leggenda” diceva spesso. Sicuramente è riuscito nell’impresa. Ventisette anni dopo la sua morte rimane ancora una voce inimitabile, una vera e propria “leggenda” della musica. Il suo mito continua a essere celebrato in tutto il mondo, tanto che il 29 novembre 2018 è prevista l’uscita del film Bohemiam Rapsody, la ricostruzione della carriera dei Queen dagli esordi nel 1970 al Live Aid del 1985 a Londra, considerata la migliore esibizione live di sempre. In questa esibizione consacrò il suo mito e quello della sua imbattibilità come frontman, come performer e come cantante.

Tanti gli elementi che rendevano Freddie Mercury un artista unico nel suo genere. L’eccentricità del suo look, l’esuberanza delle sue performance e la sua impressionante estensione vocale. È stato infatti appurato che aveva un’estensione vocale che raggiungeva le quattro ottave. Nonostante credesse che tale elasticità fosse dovuta al fatto che aveva quattro incisivi in più, alcuni studi hanno dimostrato che le sue corde vocali si muovevano più velocemente di quelle di chiunque altro: un vero prodigio genetico.

Sotto la sua leadership i Queen divennero più popolari persino dei Beatles e dei Rolling Stones: riuscirono a vendere più di 300 milioni di dischi. Quando nel novembre 1991 era ormai chiaro che fosse malato terminalemnte, i fan non avevo ancora ricevuto alcuna notizia ufficiale. Il 22 novembre 1991, due giorni prima della sua morte, dalla sua casa di Earls Court diramò un comunicato che strinse il cuore a tutti gli appassionati di musica. “Desidero confermare che sono risultato positivo al virus dell’HIV e di aver contratto l’AIDS. Ho ritenuto opportuno tenere riservata questa informazione fino a questo momento al fine di proteggere la privacy di quanti mi circondano. Tuttavia è arrivato il momento che i miei amici e i miei fan in tutto il mondo conoscano la verità e spero che tutti si uniranno a me, ai dottori che mi seguono e a quelli del mondo intero nella lotta contro questa terribile malattia“.