> > Sanremo 2019, la dedica di Fabio Rovazzi al papà

Sanremo 2019, la dedica di Fabio Rovazzi al papà

Fabio Rovazzi

E' Fabio Rovazzi uno degli ospiti della terza serata del Festival di Sanremo. Dopo aver divertito il pubblico, lo ha commosso con una dedica al papà

“Prima di andarmene dal palco vorrei fare un saluto”. Con queste parole Fabio Rovazzi, dopo aver divertito e fatto scatenare tutto il pubblico sanremese, all’Ariston e nei salotti delle proprie case, ha commosso con le dolci parole rivolte al papà. Una sorpresa inaspettata, da parte di un ragazzo che ci ha abituato nei panni del giovane scanzonato, capace nella sua semplicità di ribaltare le hit musicali.

“Se tutto questo sta succedendo è anche colpa tua papà. Voglio cogliere l’occasione per mandarti un saluto, l’ultima volta ho fatto tardi“. Rovazzi piace anche, e soprattutto, nei panni del figlio sincero e affettuoso, che vive una mancanza incolmabile, ma che non perde il sorriso e la forza per andare avanti.

Fabio Rovazzi e il papà Stefano

“Ora che siamo tornati nei nostri veri personaggi, prima di lasciare il palco vorrei dedicare due parole a una persona che non vedo da un po’ di anni. Caro papà, non so come contattarti ma Sanremo ha uno share così alto che molto probabilmente arriva fino a lassù. Volevo dirti che, in parte, tutto questo è anche colpa tua. E volevo salutarti, visto che l’ultima volta non ho fatto in tempo”. Con questa dedica Fabio Rovazzi ha salutato l’Ariston e una persona tanto speciale.

A soli 24 anni, Rovazzi non sbaglia un colpo. Merito del suo successo è la capacità di indovinare musiche e testi, ma anche quello di riuscire a creare dei veri e propri corti cinematografici legati ad ogni video. Non è una novità infatti che la grande passione di Fabio sia il cinema. Con “Il vegetale” ha già fatto il suo debutto sul grande schermo. Un giorno, ha confidato, vorrebbe dirigere un intero film. Questa passione la deve al padre Stefano, che sin da piccolo lo ha introdotto al mondo del cinema facendogli guardare ogni genere di film.

E’ la madre di Rovazzi a raccontare qualcosa sulla sua famiglia. In un’intervista al Corriere della Sera, infatti, ha raccontato di più su Fabio e sul marito. Stefano Piccolrovazzi era un medico ed è venuto a mancare nel 2010 quando il figlio aveva appena 16 anni. I due avevano un rapporto molto stretto, consolidato da una passione in comune per il cinema. A incoraggiare e spronare il piccolo Fabio ci ha pensato anche nonno Sandro che per primo gli regalò una videocamera. Fabio non ha mai parlato pubblicamente del padre, ma ha deciso di rimediare cogliendo un’occasione speciale e senza precedenti, sicuro che anche il suo papà, da lassù, si sarebbe commosso.

Fabio Rovazzi ospite a Sanremo 2019

Fazio Rovazzi, salendo sul palco dell’Ariston, si era autoproclamato “distruttore artistico”. A lui il compito di sostituire, momentaneamente, il “dirottatore artistico” Claudio Baglioni. Ha intonato il suo primo tormentone, “Andiamo a comandare”, facendo ballare e divertire l’intera platea. A fine esecuzione, Rovazzi ha chiesto un’opinione sulla sua conduzione a una donna seduta in prima fila (sua madre). Scherzosamente, la donna ha risposto: “Sei bravo Fabio, ma sinceramente preferisco Claudio Baglioni”.

Ma lui non si è fato abbattere e ha voluto proseguire. Il direttore d’orchestra controbatte: “Ho toccato il punto più basso della mia carriera con “Andiamo a comandare”. Ora me ne vado”, ha detto ironico il maestro Maurizio Filardo prima di allontanarsi. Anche l’orchestra si è rifiutata di suonare per lui, tranne un violinista. Rovazzi ha così chiesto un leggio e recitato i versi di un mash-up di tre suoi brani: “Volare”, “Tutto molto interessante”, “Faccio quello che voglio”, per poi concludere con una frase di “Andiamo a comandare”. Il tutto contornato dall’irruzione di un agitatissimo Fausto Leali: “Questo festival è truccato, deve vincere Fausto Leali”, ha gridato.

Infine, dopo aver cantato “Faccio quello che voglio” insieme a Baglioni e al “negro bianco”, ha commosso il pubblico con una sorpresa speciale.