Marco Lomonaco Nadia Toffa, la nota conduttrice e inviata delle Iene, è intervenuta al workshop “Killer Content” organizzato da Notizie.it nel pomeriggio di venerdì 15 dicembre presso la IULM, rispondendo alle domande del pubblico.
Gli inizi alle Iene
Alla domanda più attesa, ovvero “ci racconti come sei entrata alle Iene?“, Nadia Toffa ha risposto con entusiasmo e con franchezza: “Ci sono arrivata per un caso della vita”. La conduttrice racconta infatti che già da anni lavorava nel settore giornalistico conducendo Tg e realizzando servizi per una televisione locale e, nel tempo libero, guardava Le Iene, il suo programma preferito. Un giorno, un rappresentante della Folletto (sì, gli aspirapolvere) si palesò alla porta di Nadia e, tra una cosa e l’altra, venne fuori che “l’omino del Folletto” conosceva bene una persona che lavorava alle Iene. Nadia attraverso quel contatto casuale, arrivò a parlare addirittura con Davide Parenti, l’ideatore dello show, nonché capo autore.
L’incontro con Parenti
Quando si recò a Cologno Monzese per conoscere Davide Parenti e consegnare la sua video inchiesta di prova, il capo autore commentò: “Questa è una merda!“, riferendosi ovviamente all’inchiesta della Toffa e liquidandola in pochi minuti. “Avendo io la testa dura, ho deciso di non demordere e di realizzare un’altra inchiesta per poterla sottoporre di nuovo a Davide”, spiega la conduttrice. “Quando gli portai la mia seconda inchiesta, lui la visionò e non disse nulla. Poi mi chiese la taglia d’abito. Alzò il telefono e disse a chi stava dall’altra parte della cornetta: “Preparami una divisa taglia 40“. Non potevo crederci, ero appena diventata una Iena!”.
