> > Verissimo, Pierfrancesco Favino: "A 50 anni è come se fossi finito"

Verissimo, Pierfrancesco Favino: "A 50 anni è come se fossi finito"

pierfrancesco favino

Piefrancesco Favino ironizza sui suoi 50 anni e guarda al passato e al futuro nell'intervista di Silvia Toffanin a Verissimo.

Negli studi di Verissimo Silvia Toffanin ha accolto anche il grandissimo attore Pierfrancesco Favino: l’uomo ha parlato del suo mestiere e della sua carriera. Commosso nel guardare il video in studio ha detto: “Il pubblico lo ringrazio, cerco di non tradirlo, cerco di fare sempre il massimo e non deluderlo. So di non risparmiarmi ogni volta che faccio qualcosa”. All’età di 50 anni, Silvia lo trova nettamente dimagrito: dopo questa affermazione, però, arriva la confessione dell’attore. A causa del lavoro, infatti, Pierfrancesco sta diventando una fisarmonica. Poi aggiunge anche: a 50 anni “tutti ti guardano come se fossi finito. C’è quel misto di condoglianze e allora, prendendo spunto da questa sensazione, volevo vedere cosa diventerò”.

Verissimo, Piefrancesco Favino

Pierfrancesco Favino ha risposto alla domanda della conduttrice di Verissimo sulla possibilità di fare il regista: “Mi interessa, ma non credo di essere tagliato. Non voglio farlo per modo o perché qualcun altro lo ha fatto. In teatro ci ho già provato, sono molto esigente. Però il regista ha il talento di tenere insieme le persone, un talento specifico che non so se ho”. Rispetto al ruolo di Gino Bartali, invece, ha rivelato di aver davvero percorso molti chilometri proprio come il campione.

“Io faccio un mestiere – ha spiegato l’attore – in cui ti ritrovi ogni giorno, se sei capace a farlo. Certo, sacrifichi qualcosa, ma alla fine riesco a pagare i conti e riesco a crescere una famiglia. Fuori da casa mia c’è una mentalità diversa e so che io ho la fortuna di vivere diversamente grazie al mio lavoro“.

Non manca l’occasione per parlare del nuovo film Hammamet di Gianni Amelio, dove Pierfrancesco parla di come ha vestito i panni di Craxi. “Conoscevo Craxi come figura pubblica, non nel suo aspetto privato – ha raccontato – che è proprio quello indagato da Hammamet. Ho cercato di comprendere il suo mondo intimo, le sue paure, la sua coscienza, il suo punto di vista”.