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Sanremo 2020, Irene Grandi: "Un onore condividere un pezzo scritto da Vasco"

irene grandi

Irene Grandi con la sua grinta è una delle sorprese di Sanremo 2020: la sua canzone è stata scritta da Vasco Rossi e la cantante toscana ne è particolarmente orgogliosa.

Tra i 24 big in gara al Festival di Sanremo 2020 c’è anche Irene Grandi: la cantante presenta la canzone Finalmente io scritta per lei da Vasco Rossi. Per la cantautrice fiorentina si tratta della quinta partecipazione alla kermesse di Rai 1: nel 1994, infatti, presentò Fuori che rappresenta il suo esordio nella carriera di interprete e cantante, nel 2000 portò invece La tua ragazza sempre (scritta da Vasco Rossi e classificata seconda), nel 2010 cantò La cometa di Halley e nel 2015 portò in gara il brano Un vento senza nome. Nel 1993, infine, partecipò a Sanremo Giovani con il brano Un motivo maledetto.

Irene Grandi presenta “Finalmente io”

Un brano forte, sicuramente d’impatto: ci racconti il senso di questa canzone?

“È un onore condividere un pezzo che Vasco potrebbe cantare, è una canzone che racconta cosa può provare un artista. Il senso di disagio ed errore nella vita umana, una mancanza che cerchiamo di colmare.”

Come ti sei sentita prima di salire sul palco?

“C’è sempre un po’ di nervosismo perché la tensione crea sempre concentrazione, la cosa bella di diventare grandi è anche gestire meglio le emozioni. Me la sono quasi goduta la scala, mi sono anche fermata a metà per godermi quell’attimo irripetibile come aprire il 70esimo Sanremo.”

Ci parli del tuo prossimo album?

“È un album che ho pubblicato per i miei 25 anni, abbiamo fatto tantissimi live per promuovere quella parte mia che forse un po’ conoscete. Quando sono in concerto mi sento molto nelle mie potenzialità maggiori. È partito un album di celebrazioni, ho voluto riconoscermi un percorso fatto. Queste collaborazioni per me sono state importanti, anche perché ho 4 duetti con donne e 2 con uomini. Ho voluto continuare a spingerlo con questa canzone e un altro inedito di Curreri che arriverà”.

In un festival dove si parla tanto del ruolo della donna ti senti qualche responsabilità in più?

“Io sulla musica non ho mai fatto distinzione tra maschi e femmine, Gino agli anni ‘90 era un mondo molto maschile. Ora è un momento importante per ritrovare un equilibrio nel rapporto uomo donna e dei fatti gravi rendono l’argomento scottante. Nello spettacolo sinceramente mi sembra ci sia un momento favorevole, le donne stanno aumentando per importanza. È sempre stato un mondo un pochino maschile quindi bene che si sta aprendo sempre di più. C’è anche un importante mondo di autrici femminili quindi forza ragazzi. Se si pensa che sono arrivati 200 brani da uomo e 40 da donne è significativo”.