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Vasco Rossi cena insieme a Valentino dopo il lockdown

vasco valentino

Vasco Rossi e Valentino Rossi sono stati a cena insieme in un ristorante di Rimini: le foto del rocker e del campione di motociclismo dopo il lockdown

Una serata tra amici dopo il lockdown è proprio quello che ci vuole! Così deve aver pensato anche Vasco Rossi, come testimoniano le ultime foto apparse sul suo profilo Instagram. Il rocker ha pertanto incontrato Valentino Rossi, insieme al quale ha cenato in un ristorante di Rimini. Con i noti Vip nostrani vi era anche la fidanzata del motociclista, la modella Francesca Sofia Novello, nonché un nutrito gruppo di amici. “Dopo il lockdown, splendida serata con l’energia di Valentino ci voleva proprio” ha scritto Vasco sui social, a riprova della sua forte voglia di normalità.

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Una cena con Valeeee !!! ????? @valeyellow46 @francescasofianovello @pamelaseverini @babimazzo46

Un post condiviso da Vasco Rossi (@vascorossi) in data: 11 Giu 2020 alle ore 1:40 PDT

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E tutta la combriccola ?????? Dopo il Lockdown splendida serata con l’energia di Valentino ci voleva proprio !! God Bless Valeee! #rock #moto @valeyellow46 #fuoridaltunnellellelle #vascorossi #ilgeniodizocca #rock #musica #il_blasco_fan_club #rimini #vascoevalentino #cenaasorpresa #siamovivi #sorprese #vadoalmassimo #valealmassimo #lamusicacisalverà #amici #nevergiveup #valeyellow #valeyellow46 #francescasofianovello #pamelaseverini #babimazzo46 #florianofini @valeyellow46 @francescasofianovello @uccioyellow46 @pamelaseverini @babimazzo46 @taniasachs @lamarina5 @danieleparazza71

Un post condiviso da Vasco Rossi (@vascorossi) in data: 11 Giu 2020 alle ore 2:03 PDT

Solo poche ore fa, la popstar nostrana aveva pubblicato un post chiaramente polemico nei confronti del presidente USA Trump. Eccolo nella sua interezza:

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Guardo Trump, con quella faccia cerrona e il capello tinto alla Flinstones, un vecchio senza dignità che balla il rock’n’roll gonfio di mangime come un maiale, che becera “l’America agli americani e fuori i messicani”. E pensare che mio nonno paterno parti per lavorare in America, in miniera, curvo 16 ore al giorno, e poi morì soffocato dalla silicosi. Sfruttato dai padroni americani, sotto terra come una bestia, e così non ho mai avuto modo di incontrarlo, mi è stato portato via. Altri italiani forse hanno esportato mafia, ma non mio nonno degli Appennini emiliani, un fiero lavoratore da entroterra. Così lo immagino, guardando l’unica sua foto con il vestito prestato, troppo grande per lui, con quella faccia da Sacco e Vanzetti, da Gian Maria Volonté, capelli a spazzola e baffoni dipinti dal fotografo. A mio fratello, in viaggio a NYC, è andato Ellis Island per vedere la data del suo arrivo. A fianco c’era il paese di origine, trascritto pure male, così come il suo nome, difficile da capire nella pronuncia di un italiano con l’accento emiliano. Dopo 10 anni di lavoro era tornato in Italia e poi aveva deciso di ripartire, ma al secondo viaggio, dopo altri 40 giorni di permanenza nell’isola, era stato respinto per via della silicosi, con l’invito a tornarsene a morire a casa propria e la benedizione della Statua della Libertà. Da questa storia, scritta sul mio sangue, sento che niente è cambiato. Uomini e donne ridotti a bestie affamate sono costretti a fuggire dei loro luoghi per fare arricchire paesi in continuo sfrenato sviluppo, per alimentare i loro porci profitti. Bobo Rondelli “Cos’hai da guardare“

Un post condiviso da Vasco Rossi (@vascorossi) in data: 10 Giu 2020 alle ore 3:26 PDT