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Mister Link: trailer e recensione del film animato uscito al cinema

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Arriva nelle sale italiane Mister Link, lungometraggio animato sugli Yeti. Ecco il trailer e la recensione del film

Esce nei cinema italiani Mister Link, film diretto da Chris Butler, regista specializzato nell’animazione che ha gestito progetti come Tarzan 2 e soprattutto l’apprezzato Coraline e la porta magica del 2009.

Con titolo originale Missing link, la sua ultima fatica è stata nominata come miglior film d’animazione, sia ai Golden Globe, dove ha vinto, che agli Oscar 2019, non bissando però l’impresa a causa di Toy Story 4.

A impreziosire il progetto c’è il doppiaggio originale, dove per i due protagonisti umani (Sir Lionel Frost e Adelina Fortnight) abbiamo rispettivamente Hugh Jackman (ammirato dal grande pubblico nel ruolo di Wolwerine nei film sugli X men) e Zoe Saldana (vista in Avatar e i due capitoli de I guardiani della galassia firmati James Gunn).

Il doppiaggio italiano ricalca le medesime scelte.

C’è Fabrizio Pucci, (storico professionista che ha dato la voce ai film più importanti di Hugh Jackman, Josh Brolin e altri,) per la voce di Sir Lionel Frost, mentre la straordinaria Domitilla D’Amico ritorna a prestare la voce per Zoe Saldana, oltre che essere l’anima vocale italiana delle più importanti star di Hollywood come Emma Stone, Eva Green, Margot Robbie, Florence Pugh e Scarlett Johanson.

La trama di Mister Link

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Sir Lionel Frost è un gentiluomo inglese con mire da avventuriero e una sola ossessione: documentare l’esistenza di creature magiche presenti sul pianeta terra.

Il gentiluomo vorrebbe entrare nell’esclusivo club gestito dal cinico e ottuso Lord Piggot che lo rifiuta, e quando Lionel Frost lo sfida apertamente, il rancoroso lord decide di sabotarne l’operazione che vorrebbe portare la prova dell’esistenza degli Yeti.

In effetti Lionel Frost ne trova uno, che battezza come Mister Link, ma è deluso di non trovarne una colonia.

Così, supportato dalla bella moglie del defunto socio, Adelina, e lo stesso Mister Link, i tre partono per raggiungere l’Himalaya dove si troverebbe Shangri-La, mitologico paradiso terrestre e regno degli Yeti.

Ad ostacolarli ci sarà Lord Piggot che, prima manda in avanscoperta il sicario Willard Stenk, per poi braccare e raggiungere fisicamente i tre eroi nel finale

La recensione di Mister Link

Sono fuor di dubbio la creatività e l’impegno profusi in questo progetto che non vuole semplicemente essere l’ennesima “grande avventura” per i più piccoli.

Il film tende a riflettere sul tema dell’accettazione sociale, usando il personaggio di Mr. Link, che vorrebbe diventare uno degli Yet di Shangri-La, scoprendo di essere rifiutato solamente per la provenienza e il colore del suo pelo.

La morale del film condanna qualunque tipo di appartenenza elitaria in favore dell’essere cosmopoliti con il solo dovere di essere sé stessi, cavalcando i dibattiti socio-politici degli ultimi 10 anni.

Indizi che ci fanno comprendere in modo cristallino perché Mister Link abbia attirato l’attenzione dei più importanti festival mondiali, con una nomination agli Oscar e una vittoria ai Golden Globe nella categoria Miglior lungometraggio animato.

Eppure, stranamente, devo dissentire sull’acclamazione all’unanimità di quest’opera.

Infatti gli interessanti e impegnati messaggi di fondo non vengono narrati in modo davvero efficace, con i personaggi che saltano da un luogo all’altro per colpa di un montaggio e una sceneggiatura a tratti superficiale.

La storia è trattata in modo frammentario e dispersivo, quasi avesse fretta di arrivare alla fine.

La parte più riuscita è sicuramente il finale, dove si emoziona davvero lo spettatore con le vicende raccontate.

Nel complesso, Mister Link è un buon film ma nulla di più.

Ho goduto di storie animate migliori, come i capitoli di Pets, Dreambuilders – la fabbrica dei sogni, Birba- micio combina guai e Spie sotto copertura. Per citarne alcuni degli ultimi anni.