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Essi Vivono: recensione e trailer della pellicola di John Carpenter

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Recensione del capolavoro Essi Vivono (1988) diretto da John Carpenter che mette in scena una tagliente e sferzante critica al capitalismo

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Recensione del classico horror anni ’80 Essi Vivono (1988) diretto da John Carpenter e tratto dal racconto di fantascienza Alle otto del mattino (1963) di Ray Nelson.

Trama

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John Nada (Roddy Piper) è un disoccupato che si sposta da Denver a Los Angeles in cerca di fortuna, trovando lavoro in un cantiere e dormendo in un campo di baracche nella periferia della città.

Attorno a Nada cominceranno a susseguirsi strani eventi: un predicatore cieco mette in allarme le persone dicendo che questa non è la vera realtà, strane interferenze disturbano la televisione e gli elicotteri della polizia monitorano continuamente la zona in cerca di qualcosa o qualcuno.

John deciderà di indagare e scoprirà all’interno della chiesa un nascondiglio con strane scritte (“Essi Vivono, noi dormiamo”) e molti congegni scientifici, tra cui una misteriosa scatola nel muro ma con l’arrivo del parroco è costretto a fuggire.

Il giorno dopo tornerà nella chiesa dopo l’irruzione della polizia trovando la scatola ancora al suo posto. Al suo interno degli strani occhiali da sole che se indossati faranno vedere al possessore l’amara verità sul mondo che abitiamo…

Cast

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Nei panni del protagonista l’ex wrestler e attore canadese Roddy Piper che, dopo essere stato consacrato a icona cult da John Carpenter proprio nel film Essi Vivono (1988), ha preso parte in piccoli ruoli sul grande e piccolo schermo senza tuttavia riuscire a riscuotere il successo nel ruolo di John Nada.

L’afroamericano Frank Armitage che aiuterà il protagonista a trovare lavoro, è interpretato dall’attore Keith David che aveva già collaborato con John Carpenter nel cult horror La Cosa (1982). Per lui una carriera fortunata che lo ha portato a collaborare con registi del calibro di Oliver Stone, Clint eastwood e Darren Aronofsky.

Nella pellicola è presente anche Meg Foster, interprete di Holly Thompson, che ricordiamo per le sue imterpretazioni in Osterman Weekend (Sam Peckinpah, 1983), Furia Cieca (Philip Noyce, 1989) e Senza Limiti (William Lusting, 1989). Nel 2016 ha inoltre preso parte al film horror 31 diretta da Rob Zombie, in cui ha recitato accanto a Robert McDowell.

Recensione

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John Carpenter è sempre stato, sin dal suo secondo lungometraggio Distretto 13 – Le brigate della morte (1976), un regista che non ha mai avuto paura di schierarsi politicamente in ogni sua pellicola, criticando attraverso il genere cinematografico tutte le contraddizioni della società americana e capitalista.

Essi vivono resta comunque l’opera in cui questa critica viene esemplificata agli occhi di tutti gli spettatori, anche quelli meno attenti.

John Nada è l’americano medio che pensa a tirare avanti nelle avversità della disoccupazione, senza rendersi veramente conto di quello che gli accade intorno. Tuttavia con un paio di semplici occhiali da sole che, metaforicamente Carpenter fa indossare anche allo spettatore, scopre che il mondo è molto più complesso di quello che sembra.

Scopre una realtà dove il capitalismo trionfa in ogni sua forma e dove gli esseri umani sono veri e propri mostri che controllano la razza umana solo ed unicamente per poter produrre sempre di più, grazie ad una propaganda ben nascosta agli occhi dei più.

Una pellicola che fa riflettere sulla nostra società e che fa intravedere come anche nella democrazia ci possono essere alcuni elementi di controllo e dittatura, nel caso del film dettati dalla pubblicità, dallo sfarzo dei grandi cartelloni pubblicitari e dal denaro.

Un film che si distacca dal film muscolare e edonistico tipico degli anni ’80 per mostrare una verità sotto gli occhi di tutti, ma comunque celata.