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Lombardia, obbligo di vaccinazione per bambini iscritti agli asili

Lombardia, obbligo di vaccinazione per bambini iscritti agli asili

Approvata dalla Regione la mozione che stabilisce l'obbligo di vaccinazione per poter effettuare l'iscrizione agli asili pubblici e privati della Lombardia. Non potranno più iscriversi agli asili lombardi i bambini che non abbiano effettuato le vaccinazioni contro tetano, difterite, epatite B e po...

Approvata dalla Regione la mozione che stabilisce l’obbligo di vaccinazione per poter effettuare l’iscrizione agli asili pubblici e privati della Lombardia.

Non potranno più iscriversi agli asili lombardi i bambini che non abbiano effettuato le vaccinazioni contro tetano, difterite, epatite B e poliomielite. L’ha stabilito il Consiglio regionale lombardo nel corso della seduta di martedì 4 aprile 2017, approvando la mozione presentata da Lombardia popolare. Il provvedimento è passato grazie ai 34 voti favorevoli di PD, Forza Italia, Lombardia Popolare, Patto Civico e Fratelli d’Italia. Contrari i nove consiglieri di Movimento 5 stelle e SEL. Sette consiglieri, una parte della lista Maroni, si sono astenuti, mentre nove – tutti della Lega – non hanno preso parte alla votazione.

L’aver assolto gli obblighi vaccinali prescritti dalla normativa vigente diventerà requisito d’accesso ai servizi sociali per la prima infanzia, sia pubblici che privati. Pertanto, al momento dell’iscrizione i genitori dei bambini dovranno necessariamente presentare i certificati delle vaccinazioni che lo attestino o i loro piccoli saranno esclusi.

La discussione sulla mozione è stata lunga e accesa. Il no di SEL è stato motivato dal consigliere Chiara Cremonesi, che ha spiegato come l’obbligo vaccinale per l’iscrizione ai nidi potrebbe “rappresentare più un elemento di discriminazione dei bambini che un incentivo a vaccinarli”. La soluzione, secondo Cremonesi, sarebbe “piuttosto intervenire con sforzi maggiori di tipo informativo e con un ruolo più incisivo dei medici, per contrastare le false notizie e le tesi antiscientifiche ricreando quel clima di fiducia che oggi purtroppo risulta spesso compromesso”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche la Lega Nord, che per bocca di Silvana Saita dice: “Non siamo contro le vaccinazioni, ma siamo del parere che su questo tema si sarebbe dovuto intervenire con una legge regionale e non con una semplice mozione”.

Il Movimento 5 stelle, invece, parla senza mezzi termini di “coercizione”. “Non siamo stati, non siamo e non saremo mai contrari alle vaccinazioni obbligatorie né abbiamo mai contestato la loro utilità,” spiega Dario Violi, che aggiunge “siamo contrari alla coercizione dei cittadini. I genitori devono essere informati e convinti alla vaccinazione dei figli come scelta consapevole e non, come vorrebbe la Regione Lombardia, costretti a vaccinare i loro figli”.

Fratelli d’Italia, invece, che ha sostenuto la mozione commenta l’esito della votazione con soddisfazione. Il capogruppo Riccardo De Corato ha dichiarato: “Siamo favorevoli che si rendano obbligatorie le vaccinazioni oggi solo consigliate per i bambini iscritti alle materne, pena la loro non iscrizione, seguendo l’orientamento che ormai hanno quasi tutte le regioni italiane”. Lanciando anche una provocazione: “Ci rammarica non aver registrato il voto favorevole alla mozione da parte della Lega che sui vaccini ai migranti e i controlli sanitari è stata sempre in prima fila”.

“La guerra antivaccini di alcune forze politiche, sopra a tutti il Movimento 5 stelle, è irresponsabile e antiscientifica – ha commentato Marco Carra del PD – e non ci stancheremo di combatterla. Sorprende anche l’atteggiamento della Lega e dell’assessore Gallera. È un bene che la mozione sia stata approvata”. Proprio Gallera, che sulla questione è rimasto abbastanza freddo, si è limitato a chiarire che “la giunta attuerà le indicazioni del Consiglio”, pur proseguendo le azioni di formazione e informazione della popolazione.