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Luglio 2023: cala l'inflazione ma mangiare sano è un lusso che costa sempre di più

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A luglio 2023 è calato il costo della vita, ma gli alimenti freschi e molti prodotti di prima necessità continuano ad aumentare

Un ulteriore calo del termometro dell’inflazione si è registrato nel mese di luglio 2023, che ci stiamo per lasciare alle spalle. L’aumento del costo della vita si è portato a un + 6%, contro il + 6,4% del mese di giugno.

Potrebbe essere la reazione, comunque tiepida, ai numerosi rialzi dei tassi di interesse decisi dalla Bce (Banca centrale europea). Nonostante questa chiara tendenza al rallentamento, i prezzi del carrello della spesa continuano a salire o a essere salati.

Nel complesso, stanno calando i prezzi dei beni industriali e lavorati. Aumentano invece gli alimenti freschi, quelli su cui dovrebbe puntare un Paese come il nostro, che vanta la dieta mediterranea patrimonio Unesco, invidiata nel mondo.

Dunque, mangiare sano costa sempre di più. Mangiare bene, e di qualità, è sempre più un lusso.

Quali sono i prezzi in calo a luglio 2023

Secondo le elaborazioni dell’istituto nazionale statistico la decelerazione dell’inflazione è dovuta al calo dei prezzi di alcuni beni, in particolare:

·        Servizi relativi ai trasporti (da +4,7% sono scesi a +2,4%);

·        Beni energetici non regolamentati (da +8,4% a +7,0%);

·        Alimentari lavorati (da +11,5% a +10,9%);

·        Altri beni (da +4,8% a +4,6%);

·        Sevizi vari (da +2,9% a +2,7%);

·        Tabacchi (da +2,5% a +1,9%).

Rallenta anche la salita dei prezzi di altri beni alimentari e industriali, prodotti per la cura della casa e della persona (da +10,5% a +10,4%), e prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +5,7% a +5,6%).

Tuttavia, il carrello della spesa continua a essere mediamente salato, soprattutto per effetto del rialzo dei prezzi di altri beni, soprattutto quelli di prima necessità, come:

·        Alimentari freschi e non lavorati (più costosi, che passano dal +9,4% al +10,4%);

·        Servizi relativi all’abitazione, quindi affitti e vari (da +3,5% a +3,6%).