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Che tempo che fa, Magic Johnson ricorda i successi ma anche la discriminazione contro l 'HIV

Magic Johnson intervistato da Fabio Fazion

Magic Johnson ha parlato anche del suo rapporto di affetto con l'Italia e della gratitudine per il padre

Intervistato da Fabio Fazio, la leggenda del basket Magic Johnson ha raccontato la sua passione per il basket, dagli inizi fino ai grandi successi. Ma anche le difficoltà nella lotta all’HIV che aveva annunciato di aver contratto nel 1991.

Magic Johnson ricorda la lotta all’HIV

Ospite della trasmissione “Che tempo che fa“, la leggenda del basket Magic Johnson, ha ricordato non solo i successi della sua incredibile carriera ma anche le difficoltà che ha dovuto affrontare nella sua vita privata.

Quando infatti Fabio Fazio gli ha chiesto di raccontare qualcosa della partita più difficile della sua vita, l’iconico numero 32 dei Los Angeles Lakers non ha avuto dubbi:

“Trent’uno anni fa ho annunciato di avere l’Hiv . C’era discriminazione, le cure non erano adeguate, le medicine inadatte. Siamo risuciti a migliorare molte cose nella lotta contro l’hiv: abbiamo fornito alloggi, interrotto discriminazione, razzismo. Non solo in America, ma in tutto il mondo. E credo che oggi vada molto meglio” ha affermato in collegamento video, riferendosi anche alla fondazione che prende il suo nome. La “ Magic Johnson Foundation” si occupa di raccogliere fondi e per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla prevenzione e la cura del virus. 

Il rapporto con l’Italia

Il campione ha poi ricordato anche il rapporto di affetto che lega al nostro Paese:

“Sono 31 anni che vengo in Italia ogni anno. Amo l’Italia, amo il cibo, siete calorosi e siete gente meravigliosa, io e la mia famiglia siamo innamorati di Portofino, Porto Cervo, Forte dei Marmi” ha affermato sorridendo.

La gratitudine per il padre

C’è stato spazio anche per la gratitudine verso uno dei suoi grandi punti di riferimento:

“Mio padre ha lasciato il basket – racconta a Fazio – per crescere noi figli. Quando ho cominciato a giocare a basket, mi son detto: ora tocca a me. E’ per questo che mi sono impegnato e sono arrivato agli NBA per ricompensarlo. Gli ho comprato casa e ora lo ringrazio tutti i giorni”.

(Immagine twitter ‘Che tempo che fa’)