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Genova, Mahmoud ucciso perché voleva cambiare lavoro: "Mandava i soldi ai genitori"

carabinieri

Il giovane Mahmoud è stato ucciso dai suoi datori di lavoro perché voleva abbandonare il salone di parrucchieri

Il corpo del giovane Mahmoud Sayed Mohamed Abdalla è stato trovato senza vita nelle acque di Santa Margherita Ligure circa una settimana fa. Il cadavere del 19enne egiziano non aveva né le mani né la testa: gli inquirenti hanno subito iniziato ad indagare sull’omicidio.

Omicidio Genova, Mahmoud ucciso perché voleva cambiare lavoro: “Mandava i soldi ai genitori”

Mahmoud è stato ucciso nella notte tra domenica 23 e lunedì 24 Luglio con diversi colpi di arma da taglio: ma chi è l’omicida? Secondo quanto emerso i nomi degli assassini corrispondono a quelli di Abdelwahab Ahmed Gamal Kamel, detto Bob e Mohamed Ali Abdelghani Ali, detto Tito. I due sarebbero i datori di lavoro del giovane presso il salone di parrucchieri in cui esercitava. Gli uomini avrebbero ucciso il 19enne perché quest’ultimo voleva abbandonare il negozio per andare a lavorare dalla concorrenza. La paura dei datori di lavoro, conoscendo bene le capacità di Mahmoud, era che l’egiziano convincesse molti clienti a cambiare parrucchiere.

I motivi del cambio di lavoro

Il ragazzo lamentava spesso il fatto di stare in piedi molte ore al giorno per lavorare e il fatto che i dipendenti dovessero pagarsi da soli il pranzo. Abdalla diceva di guadagnare soltanto 1200 euro al mese, motivo per cui avrebbe voluto trovare un altro posto di lavoro più redditizio” – si legge nel decreto di fermo. La vittima lamentava ormai di sovente la mancanza di soldi che gli servivano per badare alla sua famiglia. Mahmoud, infatti, inviava ad intervalli regolari parte del suo stipendio ai suoi genitori e ai fratelli.