> > Malika Chalhy: il Codacons presenta un esposto per truffa aggravata contro la...

Malika Chalhy: il Codacons presenta un esposto per truffa aggravata contro la ragazza

Malika, il Codacons fa un esposto contro di lei

Non si placa la polemica sugli acquisti compiuti da Malika con i soldi della raccolta fondi avviata online. Sulla vicenda è intervenuto il Codacons

Sta scatenando un acceso dibattito all’interno dell’opinione pubblica italiana la vicenda che riguarda gli acquisti recentemente fatti dalla giovane Malika Chalhy con i soldi della raccolta fondi creata a suo nome, dopo che la ragazza è stata ripudiata dalla famiglia perchè ha dichiarato ai parenti di essere lesbica.

Malika Chalhy e i soldi della raccolta fondi: interviene il Codacons

Non sembra placarsi la polemica che riguarda la macchina e il cane acquistati con i soldi della raccolta fondi avviata online, per la giovane Malika Chalhy. All’indignazione generale dell’opinione pubblica si è aggiunto nella giornata del 2 luglio 2021 il comunicato relativo ad un esposto compiuto dal Codacons contro la ragazza, l’accusa da parte dello stesso nei confronti della giovane è di truffa aggravata.

Malika Chahly: le dichiarazioni del Codacons

La vicenda di Malika Chalhy e della raccolta fondi avviata per aiutarla, sta scatenando numerose polemiche dopo che la ragazza ha speso molti soldi per l’acquisto di una Mercedes e di un cane che vale ben €2.500.

La storia ha gettato luci e ombre sul mondo del crowfunding in generale, oggi più che mai in costante espansione. Ecco cosa ha dichiarato nello specifico il Codacons, in merito alla vicenda della giovane:

“La vicenda di Malika dimostra ancora una volta come nel settore regni l’anarchia: chiunque può chiedere soldi ai cittadini attraverso piattaforme come Gofundme, ma poi non c’è alcun controllo sulla reale destinazione dei soldi raccolti, e le stesse società che ospitano le campagne di solidarietà declinano qualsiasi responsabilità per eventuali usi non conformi dei fondi donati dai cittadini”.

E ancora:

“Pertanto sul caso di Malika Chalhy abbiamo deciso di presentare un esposto alle Procure della Repubblica di Milano e Firenze, affinchè avviino una indagine sulla vicenda alla luce della possibile fattispecie di truffa aggravata, accertando i fatti e le relative responsabilità anche nei confronti dei gestori delle piattaforme che ospitano le raccolte fondi, per omissione di controllo e concorso in eventuali reati che saranno ravvisati”.

Malika Chalhy, l’intervento del Codacons e le parole del fratello

Oltre al Codacons, sulla vicenda degli acquisti fatti da Malika con i soldi della raccolta fondi creata appositamente per lei e per sostenerla, è intervenuto nella giornata del 1 luglio 2021, anche suo fratello Samir, che ha rilasciato pesanti dichiarazioni sul suo conto, riportate da La Nazione. Ecco nello specifico cosa ha detto Samir sulla sorella:

“Ve l’avevo detto fin dall’inizio. Lei ha usato lo sbaglio della mia mamma, perchè di sbaglio si tratta se mandi quegli audio, per avere notorietà. Del resto non è un segreto, nel giugno del 2019 aveva fatto anche dei provini per entrare a Uomini e Donne”.

Nonostante le pesanti accuse rivolte alla sorella, Samir ha rivolto alcune parole di condanna verso la condotta di tutti coloro che via social stanno manifestando la propria indignazione per la vicenda, attraverso l’invio di messaggi di odio indirizzati a Malika. Ecco cosa ha dichiarato Samir su tutto ciò, sempre secondo quanto riportato da La Nazione:

“Gli insulti sono assolutamente sbagliati. Le persone giudicano senza sapere come stanno le cose. Questa vicenda doveva rimanere in famiglia, fin dall’inizio. Non è stato giusto giudicare prima e non lo è nemmeno ora. Ma si sa: siamo in Italia, il paese dei creduloni e dei finti buonisti”.