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Maltrattamenti in una casa di riposo: 7 persone a processo

Percosse e maltrattamenti in una casa di riposo per anziani: a processo 7 indagati

7 persone responsabili di soprusi e maltrattamenti verso i residenti di una struttura per anziani: a Marzo 2023 il processo

I Carabinieri di Riccione insieme ai Nas di Bologna hanno denunciato maltrattamenti ai danni degli anziani residenti nella casa di riposo La Collina di Mondaino, a Riccione. L’indagine era iniziata nel 2018 con un’irruzione poliziesca nel luogo incriminato, dove erano stati trovate persone anziane ricoverate nella suddetta RSA in condizioni pietose.

Infatti, secondo quanto dichiarato dai Carabinieri di Riccione, la situazione di fronte alla quale si erano trovati era indicibile: anziani con piaghe da decubito distesi in letti sporchi e sfatti, alcuni addirittura riportanti lesioni da percosse da parte del personale sanitario. Inoltre, la maggior parte del cibo conservato nelle dispense a disposizione dei residenti risultava scaduto.

7 persone responsabili di soprusi e maltrattamenti verso i residenti di una struttura per anziani: a Marzo 2023 il processo

Il primo campanello d’allarme era stato lanciato dal medico di base della struttura sanitaria, il quale aveva denunciato in Procura il mancato acquisto di alcuni farmaci salvavita, per legge ritenuti necessari ed indispensabili. Specialmente in una RSA, in cui il confine tra vita e morte è spesso sottilissimo.

Da questo primo passo è nata l’indagine che gli investigatori hanno perseguito nei mesi successivi, fino a giungere alla denuncia di 7 persone facenti parte del personale della suddetta struttura sanitaria. Gli indagati si presenteranno il prossimo 23 marzo 2023 in tribunale per rispondere alle accuse.

Maltrattamenti e percosse ad anziani in una casa di riposo: indagati 7 individui

Le accuse consistono in maltrattamenti e abbandono di persone incapaci in condizioni igieniche disperate, minacce agli ospiti della struttura, sottoposti a bossing e percosse. Infatti, dalla visita effettuata nella residenza per anziani ad opera dei militari era emerso che i residenti venivano costantemente minacciati, percossi, anche nella parti intime.

Oltre a ciò, alle vittime venivano somministrate alte dosi di tranquillanti senza la dovuta prescrizione medica. Gli indagati dovranno rispondere anche del rinvenimento di circa cinquanta accessi al pronto soccorso degli stessi ospiti dell’RSA per “cadute accidentali”