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Malumori nel Pd per le scelte della Schlein e sul partito "a sua immagine"

Elly Schlein

Finita la tregua pasquale arrivano i primi malumori per le scelte di Elly Schlein: i temi sono molteplici

La tregua è durata il tempo di una Pasqua e di una gita fuoriporta: poi sono iniziati a scoppiare i primi malumori nel Pd per le scelte di Elly Schlein e sul partito “a sua immagine”. Dopo la fase complicata che aveva portato alle nomine in segreteria non mancano le componenti scontente specie degli assetti interni. Qualcuno infatti vece poche concessioni alla minoranza del Pd. Paola De Micheli ad esempio prende la parola per dirsi preoccupata del “profilo politico che sta assumendo il Pd”.

Malumori nel Pd per le scelte della Schlein

E Luigi Zanda? Lui ha chiesto di “non limitare la battaglia ai diritti civili, ma di spiegare quale sia la posizione del partito su economia, crescita, lavoro“. La responsabile Giustizia, Debora Serracchiani ha da condurre adesso la dura battaglia al ministro Nordio, “supino alla linea di palazzo Chigi”. Ma i problemi per Schlein non sono finiti perché su tutti incombe quello ambientale e la questione del termovalorizzatore di Roma, lo dicono senza equivoci le parole di Sandro Ruotolo.

Ruotolo sul termovalorizzatore di Roma

“Sono convinto che sia necessario essere ambientalisti, non ‘anche’ ambientalisti e in questo senso Elly Schlein è molto credibile. Se fai il termovalorizzatore di Roma abbandoni la differenziata. Se Gualtieri lo vuole fare, lo facesse lui, si prenda le sue responsabilità, il sindaco d’altra parte è eletto dai cittadini. Io dico che è un problema che va affrontato insieme”.