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Mazzarino, Fabiana Alessi morta per un malore: due medici indagati per il decesso della giovane mamma

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Due medici sono indagati per omicidio colposo nel caso della mamma morta per un malore a Mazzarino. Cosa è successo alla donna?

In relazione al caso di Fabiana Alessi, la mamma di 23 anni morta nei giorni scorsi per un malore improvviso a Mazzarino, in provincia di Caltanissetta, la Procura di Gela ha aperto un’inchiesta dopo l’esposto presentato dalla famiglia della vittima: con il procedere delle indagini, due medici sono stati iscritti nel registro degli indagati. Nello specifico, si tratta di un medico del pronto soccorso e della dottoressa della guardia medica che erano di turno quanto la donna è morta.

Mamma morta per un malore a Mazzarino, due medici indagati

Per quanto riguarda il fascicolo aperto dopo l’esposto presentato dalla famiglia di Alessi, le ipotesi di reato sono omicidio colposo e colpa medica professionale. A quanto si apprende, dopo che la giovane si è sentita male nel pomeriggio di martedì 26 dicembre e il marito ha contattato il 118 perché la 23enne non riusciva a respirare, l’ambulanza inviata sul posto non era medicalizzata. A bordo del veicolo, infatti, non era presente alcun medico.

“La Procura di Gela a seguito del decesso della donna di 23 anni di Mazzarino avvenuto in ospedale, dopo un malore nella propria abitazione, ha aperto un fascicolo modello 21, per omicidio colposo e colpa medica professionale”, ha dichiarato Lucia Musti, procuratore capo, contattata dall’agenzia di stampa AdnKronos. “Allo stato ci sono due indagati che hanno ricevuto una informazione di garanzia, come atto dovuto a seguito ella autopsia al fine di accertare le cause della morte della giovane”.

Le dichiarazioni del procuratore capo

“Non c’è stato alcun sequestro della salma”, ha precisato inoltre Musti. “Ma una messa disposizione della salma all’autorità giudiziaria al fine di accertare le cause della morte. Abbiamo anche conferito delega al Nas dei Carabinieri di Ragusa, che è competente per territorio di Gela, al fine di accertare se l’autoambulanza 118 dovesse essere provvista di medico rianimatore e verificare i tempi di intervento, ma anche accertare i turni del Pronto soccorso”.

Il procuratore capo, infine, ha affermato: “Al fine di accertare se le condizioni di lavoro dell’ospedale di Mazzarino siano state conformi per affrontare la criticità che poi ha portato al decesso della giovane donna”.