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Al via la discussione sulla manovra in Senato, le tappe verso l’approvazione del disegno di legge

Manovra 2024 oggi Senato

È cominciata oggi la discussione sulla manovra 2024 in Senato: ecco tutte le tappe che porteranno all’approvazione del disegno di legge.

Al via oggi, mercoledì 20 dicembre, la discussione sulla Manovra 2024 in Senato: al vaglio dei parlamentari, vengono sottoposti le misure e gli emendamenti inseriti nel documento finanziario.

Manovra 2024: oggi si discutono in Senato misure ed emendamenti

A Palazzo Madama è cominciata la discussione sulla Manovra con l’obiettivo di votare la fiducia e dare ufficialmente il via libera al testo entro il prossimo venerdì 22 dicembre. In considerazione della tabella di marcia prevista, dopo l’approvazione al Senato, il disegno di legge verrà poi inviato alla Camera per un iter rapido dal quale scaturirà l’approvazione definitiva del provvedimento tra Natale e Capodanno. Sembra, quindi, che sia definitivamente scongiurata l’opzione dell’esercizio provvisorio in caso di mancata votazione entro il 31 dicembre.

La manovra 2024 ha un valore pari a circa 24 miliardi di euro. Di questi, ci sono oltre 15 miliardi finanziari in deficit e destinati all’intervento principale previsto dal provvedimento ossia il taglio al cuneo fiscale che corrisponde a quasi 11 miliardi e alla riduzione delle aliquote Irpef, pari a circa 4 miliardi. Le due misure appena citate dovrebbero portare un vantaggio in busta paga per i contribuenti pari a quasi 120 euro.

L’accordo con l’opposizione

A margine della conferenza dei capigruppo alla Camera e dopo la decisione delle opposizioni di presentare un numero limitato di emendamenti (circa 60), è stato reso noto che il Governo non porrà la fiducia a Montecitorio sulla manovra.

Alla Camera, il testo è atteso il 22 dicembre e verrà esaminato dopo Natale, nella giornata di mercoledì 27 dicembre. Il 28, invece, il disegno di legge arriverà in Aula per poi essere votato definitivamente venerdì 29, intorno alle 19:00 o comunque non appena esaurite le dichiarazioni di voto.

“Abbiamo raggiunto con l’opposizione un buon accordo: hanno chiesto di non porre la fiducia a fronte della garanzia di una discussione ordinata e regolata su alcuni emendamenti ed ordini del giorno”, ha dichiarato Luca Ciriani, ministro per i Rapporti con il Parlamento.