Alle prime luci dell’alba, la commissione Bilancio del Senato ha terminato di completare l’esame di tutti gli emandamenti alla manovra del governo, oltre ad alcuni testi delle opposizioni. La seduta è stata sospesa, ma riprenderà già nel corso della mattinata per il mandato al relatore che potrebbe arrivare intorno alle ore 10.
Manovra, salve le pensioni dei medici: la seduta
Non è passato il testo, preparato in extremis dal governo, che prevedeva un ritardo di due anni (72 e non più 70) per la pensione dei dirigenti medici e dei docenti universitari del settore sanitario. La questione aveva sollevato molte polemiche nelle scorse settimane, con i medici che erano fortemente contrari, ma potrebbe essere rispolverata nei prossimi mesi. “È stato un lavoro molto impegnativo, alla fine il governo ha portato a casa diversi risultati: abbiamo dato ascolto alle opposizioni e non abbiamo compresso il dibattito” – spiega al termine delle operazioni il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani.
Manovra, salve le pensioni dei medici: gli emedamenti
Approvato e votato da tutti, invece, il testo delle opposizioni che destinava 40 milioni di euro a iniziative contro la violenza sulle donne. La Commissione, inoltre, ha dato il via libera ai quattro emendamenti del governo alla manovra: uno dei quali riguardava la rimodulazione dei fondi per il Ponte sullo stretto. Una parte dei fondi di questo progetto saranno ora a carico delle Regioni Calabria e Sicilia tramite i fondi coesione. Il nodo legato al Superbonus, invece, si è sciolto in un nulla di fatto.