Nella tarda mattinata di quel giorno infatti, David si trovava confuso tra la folla che assistette, per lo più urlante e maledicente, al passaggio della triste carretta che conduceva Maria Antonietta al patibolo; l’immediatezza dell’opera, composta in pochi istanti, di getto, con il preciso intento di fotografare crudamente la realtà così come essa si presentava agli occhi dell’artista, la rende estremamente preziosa dal punto di vista storico, in quanto rappresenta, quasi certamente, il ritratto più veritiero a noi giunto dell’ultima regina di Francia.
Essa appare esattamente come le cronache ce la descrivono nell’ultimo tragico periodo della sua breve esistenza, una donna che, sebbene non avesse ancora compiuto 38 anni, appariva ormai vecchia e stanca, rassegnata, eppure con ancora intatto un tratto distintivo che sempre contraddistinse il suo carattere, l’orgoglio; nonostante le mani vilmente legate sulla schiena e lo sguardo perso nel vuoto, il volto è eretto e fiero, atteggiamento che l’ex regina mantenne inalterato fino al momento finale dell’esecuzione.