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Marmolada, sopravvissuta ricorda il compagno: "Appena camminerò di nuovo tornerò in cima, per me lui è lì"

Alessandra e Tommaso

Alessandra De Camilli, sopravvissuta alla strage della Marmolada, ha ricordato il compagno Tommaso Carollo, morto nella tragedia.

Alessandra De Camilli, sopravvissuta alla strage della Marmolada, ha ricordato il compagno Tommaso Carollo, morto nella tragedia.

Marmolada, sopravvissuta ricorda il compagno: “Appena camminerò di nuovo tornerò in cima, per me lui è lì”

Alessandra De Camilli, con un post su Facebook, ha voluto ricordare il suo compagno Tommaso Carollo, morto nella tragedia della Marmolada. Lei è sopravvissuta e aspetta con ansia il momento di tornare in montagna. “Certo che tornerò in montagna, appena riuscirò a camminare di nuovo. Certo che tornerò sulla Marmolada. Il mio cuore è rimasto lì. Lui, per me, è lì” ha scritto la donna. “È il posto che più amava, è come si immaginava lui il Paradiso. E ho ricordi bellissimi lì. Non è colpa della montagna ciò che è successo, ma del destino, di un brutto destino. Ora sei su una vetta che non posso ancora raggiungere. Sono sempre stata meno veloce di te, ti seguivo, eri sempre tu davanti a dirmi come procedere ed anche questa volta sarà così, ma aspettami, prima o poi ti riabbraccerò, sulla vetta più bella e questa volta sarà per sempre” ha scritto la donna, che è sopravvissuta alla strage. La 51enne, che aveva riportato varie fratture, è tornata a casa, dopo interventi e ricovero, ma la guarigione è lontana. La donna è ancora bloccata a letto.

L’altra dedica per il compagno

Alessandra De Camilli, qualche giorno fa, aveva scritto un’altra dedica al suo compagno. “E so che non dovrei farlo, ma riguardo le foto felici, di quando eri qui. Sembra ieri e nello stesso tempo sembra così lontano il tempo in cui potevamo correre, camminare, parlare, sognare, abbracciarci. Penso che ieri avremmo dovuto partire per le vacanze. Penso a tutte le cose che avresti voluto fare, a tutto ciò che ti appassionava e condividevi con entusiasmo. Eri così pieno di vita, mai fermo, mai stanco. Ora, quando guardo il cielo blu, quando vedo le foto delle vette e delle montagne, fa male, perché so che tu non puoi più viverle e io non potrò più viverle con te. Ed è come se facessi parte di tutto, se ogni cosa mi riportasse a te. Sei ovunque, ma non sei qui. E mi dicono tutti che sono forte, ma non credo così tanto. Bloccata dalle varie fratture e operazioni in un letto, mi manca così tanto quel senso di pace e di libertà, di perfezione del momento, che ho sentito. Grazie per tutto ciò che mi hai dato e scusami se non riesco ad accettare il fatto che tu non sia più qui. Scusami se non sono forte” aveva scritto la donna.