> > Mascherina a scuola, la proposta del sottosegretario all'Istruzione Rossano S...

Mascherina a scuola, la proposta del sottosegretario all'Istruzione Rossano Sasso: "Stop da subito"

mascherina scuola sottosegretario Istruzione

Rossano Sasso, sottosegretario all'Istruzione, ritiene che l'obbligo di mascherina a scuola sia da eliminare, considerando l'aumento delle temperature.

Con l’inizio del mese di maggio sono cambiate le misure anti-Covid, ma a scuola resta l’obbligo di mascherina: una nuova proposta è stata avanzata da Rossano Sacco, sottosegretario all’Istruzione.

Mascherina a scuola, la proposta del sottosegretario all’Istruzione 

Considerando l’aumento delle temperature registrato negli ultimi giorni e il miglioramento della curva epidemiologica, per il sottosegretario all’Istruzione è possibile rimuovere l’obbligo di mascherina nelle aule scolastiche.

Il suo appello arriva tramite un post pubblicato su Facebook, dove si legge: Bisogna togliere l’obbligo di mascherina a scuola. Ce lo chiedono le famiglie, in tante zone del Paese siamo già sopra i 30 gradi. Condivido l’appello del presidente della Liguria, Giovanni Toti, a rimuovere l’obbligo di indossare la mascherina nelle aule scolastiche. Una richiesta che mi è arrivata anche da tante famiglie, che ci sollecitano ad adottare una misura di buon senso per l’ultima parte dell’anno scolastico. Come Lega lo stiamo chiedendo da diverse settimane, in considerazione sia del miglioramento dei dati epidemiologici sia della brusca impennata delle temperature, che soprattutto nel Mezzogiorno rende davvero difficile seguire le lezioni: oggi, in diversi centri, siamo abbondantemente oltre i 30 gradi”.

Poi ha tenuto a precisare: “Tra l’altro, è ormai dimostrato che a scuola il rischio di contagio riguarda soprattutto le fasi di entrata e di uscita, non certo quando gli studenti sono seduti ognuno al proprio posto. Si potrebbe lasciare l’obbligo di indossare la mascherina solo quando ci si alza dal banco o si circola nei corridoi. Ci appelliamo ancora una volta alle autorità sanitarie affinché i protocolli siano rivisti al più presto: la decisione finale spetta al ministro Speranza, che mi auguro si dimostri più in sintonia con il Paese reale rispetto a quanto fatto finora”.