> > Massimiliano Zani morto schiacciato dalla pressa per il fieno: addio al vices...

Massimiliano Zani morto schiacciato dalla pressa per il fieno: addio al vicesindaco di Filattiera

Massimiliano Zani morto

Il vicesindaco di Filattiera Massimiliano Zani è morto a causa di un incidente agricolo: è rimasto schiacciato in una pressa per lavorare il fieno.

Tragedia in Lunigiana, dove il vicesindaco di Filattiera Massimiliano Zani è morto all’età di 48 anni dopo essere rimasto incastrato in una pressa per la lavorazione del fieno. Tantissimi i messaggi di cordoglio espressi dal mondo politico locale.

Massimiliano Zani morto

Secondo quanto ricostruito, l’incidente agricolo sarebbe avvenuto in un campo non lontano dalla sua abitazione. Qui l’uomo stava utilizzando uno strumento per lavorare il fieno quando all’improvviso, per cause ancora da accertare, ne sarebbe rimasto imprigionato. Immediato l’allarme ai sanitari del 118 che, giunti sul posto con l’elisoccorso Pegaso, non hanno purtroppo potuto fare nulla per salvarlo.

Le ferite riportate si sono infatti rivelate troppo gravi tali da vanificare ogni tentativo di rianimazione da parte degli operatori. Spetterà ora ai Carabinieri accertare quali siano state le cause dell’incidente e verificare se siano state rispettate tutte le misure di sicurezza dei luoghi di lavoro.

Massimiliano Zani morto: il cordoglio della politica

Oltre che vicesindaco di Filattiera, Zani era il coordinatore di Italia Viva per l’area della Lungiana. Messaggi di cordoglio e vicinanza alla famiglia sono stati espressi dal partito e da decine di amministratori locali, a partire dalla sindaca Annalisa Folloni: “Non ci sono parole, penso a quei bambini che hanno perso il loro padre (ndr la vittima aveva tre figli)“.

Commossa anche la vicepresidente della Regione Toscana e assessora all’agricoltura Stefania Saccardi: “La scomparsa di Massimiliano è una tragedia terribile che mi lascia sconvolta e profondamente addolorata. Sono vicina alla moglie e ai tre figli, alla sindaca Annalisa Folloni e all’intera comunità di Filattiera di cui Massimiliano era parte integrante e stimolo vitale come amministratore, attivista politico e lavoratore“.