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Messico, cittadini si ribellano ai narcotrafficanti: 11 morti

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A Texcaltitlan in Messico, gli abitanti hanno attaccato i narcotrafficanti venuti per riscuotere il pizzo

Un violento scontro ha provocato almeno 11 morti nella cittadina rurale di Texcaltitlan, nel Messico centrale.

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Il ministero della Sicurezza ha affermato che otto vittime sono sospettate di collegamenti con attività connesse al narcotraffico, mentre tre erano membri della comunità locale. Le indagini sono state affidate alla polizia di Stato, coadiuvata dalla Guardia Nazionale. “Il personale delle SS nella regione sta supportando la zona per mantenere il controllo dopo l’emergenza“, ha spiegato in un comunicato la Segreteria per la Sicurezza.

Le cause dello scontro

I criminali apparterrebbero al cartello La Familia Michoacana e, come di consueto, si sono recati a Texcaltitlán per riscuotere l’estorsione nota come “derecho de piso“. Questa volta però gli abitanti si sono organizzati per affrontarli e porre fine allo sfruttamento. Un video pubblicato sui social media mostra il momento precedente allo scontro, quando una cinquantina di cittadini si sono riuniti nel campo sportivo, in attesa dei loro strozzini. All’improvviso si sono sentiti degli spari, alcune persone sono cadute a terra, mentre altre si sono avventate contro i narcotrafficanti, colpendoli con pietre, machete, bastoni e attrezzi agricoli.

Un triste primato

Il Messico ha un tasso di omicidi di 25 casi ogni 100mila abitanti. Il numero è triplicato dal 2006, quando il governo ha dichiarato guerra al narcotraffico. Da allora, nel Paese sono stati registrati più di 420mila morti per omicidio. Solo pochi giorni fa, il 20 novembre, altre nove persone sono state uccise in uno scontro a fuoco tra polizia e criminali nella città di Cuernavaca, capitale di Morelos.