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Migliaia di manifestanti negli Usa contro le armi da fuoco

Manifestanti davanti a Capitol Hill

Su tutto il territorio federale ci sono state circa 450 marce nelle città maggiori: migliaia di manifestanti negli Usa contro le armi da fuoco

Decine di migliaia di manifestanti hanno marciato durante il week end negli Usa contro le armi da fuoco: in tutte le principali città ci sono state marce, eventi e sit-in per chiedere leggi più restrittive sul loro utilizzo e sulla detenzione. Quello che il gruppo “March For Our Lives” chiede a gran voce dopo le ultime stragi sono leggi più severe sulle armi. E lo slogan dei partecipanti alle centinaia di marce ha dato bene la cifra di cosa vogliano i cittadini scesi in piazza: vogliono “la libertà di non essere fucilati”.

In migliaia contro le armi da fuoco

Dal canto suo il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha appoggiato le proteste, chiedendo al Congresso di “approvare una legislazione di buon senso sulla sicurezza delle armi”. Sta di fatto però che eventuali sterzate legislative negli Usa sono e restano sotto scacco della lobby delle armi e del partito repubblicano. Tutto questo con il ricordo della strage di Uvalde ancora vivo e doloroso, il ricordo di 19 bambini e due adulti erano stati uccisi nella sparatoria del 24 maggio alla Robb Elementary in Texas.

In tutti gli Usa circa 450 raduni

Il giorno prima, a Buffalo, New York, erano state uccise 10 persone. Nella giornata di sabato 11 giugno perciò il gruppo per la sicurezza delle armi March For Our Lives – fondato dai sopravvissuti alla sparatoria nella scuola di Parkland del 2018 in Florida – ha dato la cifra del suo impegno massivo. Lo ha fatto promuovendo circa 450 raduni in tutto il paese, tra cui a Washington DC, New York, Los Angeles e Chicago.