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Mattarella e Steinmeier incontrano i migranti a Siracusa: "La soluzione europea condivisa deve passare"

Lampedusa

Il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier si unisce all'omologo italiano nella ricerca di un meccanismo solidale europeo permanente sui migranti: "Italia e Germania al limite delle capacità"

Emergenza migranti: «l’Italia va lodata e non deve essere abbandonata dall’Europa». Ha un sapore di captatio benevolentiae la dichiarazione rilasciata da Frank-Walter Steinmeier ai microfoni del Corriere della Sera alla vigilia della sua visita al centro d’accoglienza di Siracusa insieme a Sergio Mattarella. Mentre la Sicilia fatica a restare a galla, la Francia si blinda a Ventimiglia e l’Austria minaccia di fare lo stesso. La Germania tenta un dietro front e, dopo lo stop alle ammissioni volontarie dei richiedenti asilo dall’Italia, lascia che a occuparsene sia lo stesso presidente.

L’appello al passato di Steinmeier, un tentativo di sfiammare la tensione tra Roma e Berlino

«Quella frase è ancora valida», afferma il presidente tedesco riferendosi all’ammissione del mancato riconoscimento da parte dell’Europa della responsabilità umanitaria che l’Italia, da sola, ha mostrato e dimostrato negli anni. «Non è la prima volta che dico che noi, nel resto d’Europa, non abbiamo riconosciuto abbastanza questa assunzione di responsabilità. […] Sono contento di tornare in Italia e molto contento di incontrare nuovamente una persona (Sergio Mattarella, ndr), che posso definire mio amico».

Per un meccanismo solidale permanente: «La Germania sta facendo la sua parte»

Nel quadro del meccanismo volontario di solidarietà, la Germania ha accolto finora oltre mille profughi dall’Italia, più di tutti gli altri Paesi dell’Ue. Esprimendo la necessità della creazione di un «meccanismo solidale permanente (in aggiunta a quello volontario, ndr)» nel negoziato sul diritto d’asilo, Steinmeier resta convinto che spetti inoltre ai governi «negoziare l’applicazione degli accordi di Dublino da parte dell’Italia e l’accoglienza di ulteriori rifugiati in Germania». «Anche noi siamo in una situazione d’emergenza», prosegue citando i dati dell’immigrazione dai confini orientali e dei rifugiati dall’Ucraina: 162mila richieste d’asilo da gennaio a giugno 2023, un terzo di tutte quelle dell’Ue.

Come uscire dalla crisi migratoria secondo Steinmeier

«Italia e Germania hanno carichi pesanti da sostenere e occorre che l’Europa si faccia carico di questi oneri», dichiara Steinmeier in incipit della risposta alla domanda «come uscire da questa crisi?». Facile a dirsi, meno a farsi. «Abbiamo bisogno di un’equa distribuzione dei migranti sul territorio europeo e di più forti controlli e sorveglianza alle nostre frontiere esterne: gli affari criminali dei trafficanti vanno contrastati con decisione». In favore di soluzioni europee umane e sostenibili nel tempo – e, quindi, di «numeri di arrivi più bassi» –, il presidente tedesco chiude con una speranza: «Riuscire a far passare la soluzione comune che la Commissione ha già preparato, convincendo insieme coloro che ancora fanno resistenza». Che non resti solo sua.