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Migranti, stop all'accordo Italia-Albania: i tempi e i costi

giorgia meloni

Dopo alcuni ricorsi, dll'Albania arriva lo stop all'accordo con l'Italia per i migranti: il nostro Paese dovrà gestire dei costi

Era lo scorso 6 novembre, quando la presidente del Consiglio Giorgia Meloni annunciava il trovato accordo per un protocollo d’intesa tra Italia e Albania in materia di gestione dei migranti. Nella giornata di ieri, però, la Corte costituzionale albanese ha annunciato di aver ricevuto due ricorsi, un primo dal Partito Democratico albanese e un secondo da altri 28 deputati. Per questo motivo, da Tirana è arrivato uno stop alle procedure parlamentari per l’approvazione dell’accordo. La Corte costituzionale albanese ha ora tre mesi di tempo per esprimersi con una sentenza: la data limite è fissata al prossimo 6 marzo.

Albania, l’accordo sui migranti con l’Italia: cosa prevede

Tutto l’accordo si basava essenzialmente su un punto focale: la gestione dell’Italia su suolo albanese di due centri di accoglienza che dovevano essere situati vicino al porto di Shengjin e all’area di Gjader. Il ‘Corriere della Sera’ ha fornito alcuni dati interessanti riguardanti i costi che l’Italia dovrebbe affrontare per la gestione di questi centri. Secondo quanto si apprende, il nostro paese dovrebbe dare, entro 90 giorni dall’entrata in vigore del protocollo, 16 milioni e mezzo di euro a titolo forfettario all’Albania. Una cifra che, per un accordo di 5 anni, si trasformerebbe in circa 82 milioni di euro da stanziare nel prossimo lustro.

Albania, l’accordo sui migranti con l’Italia: i costi a carico di Roma

Ma non solo, il governo albanese avrà anche il diritto di fornire all’Italia una vera e propria lista della spesa a cadenza semestrale grazie alla quale beneficerà di un rimborso. Questi soldi, destinati a coprire le spese per la sicurezza, materiali, carburanti e non solo, dovranno essere depositati su conto corrente senza scopro di lucro presso la Tesoreria di Stato albanese. A questo, come sottolinea ‘Fanpage’ dovranno essere aggiunti anche i fondi destinati alla costruzione stessa dei centri migranti e all’allestimento delle strutture di accoglienza nel Paese. Vitto, alloggio e cure mediche per le persone in arrivo dall’Africa saranno sempre spese che dovrà affrontare Roma.