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Migranti, per Tajani protocollo Italia-Albania possibile modello

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"Il protocollo Italia-Albania non viola il diritto dell'Unione europea" aggiunge il vicepremier

Il ministro degli esteri Antonio Tajani parla alla Camera in merito al protocollo Italia-Albania per la collaborazione in materia migratoria.

Le parole di Tajani

“Il Protocollo con l’Albania non pretende di essere una panacea” dice il vicepremier “ma uno strumento aggiuntivo per gestire i massicci arrivi di migranti. L’accordo firmato il 6 novembre è una componente importante di una strategia complessiva. E un possibile modello – non solo per l’Italia – per collaborazioni future con Paesi amici.”

Comunica inoltre che presto arriverà un ddl per ratificare il protocollo. “Il governo intende sottoporre in tempi rapidi alle Camere un disegno di legge di ratifica che contenga anche le norme e gli stanziamenti necessari all’attuazione del Protocollo. La discussione in Parlamento offrirà l’opportunità di un confronto approfondito e argomentato. Auspichiamo che l’approvazione possa avvenire in tempi compatibili con l’urgenza di affrontare, anche con strumenti innovativi, la gestione dei crescenti flussi migratori.”

Il protocollo non viola i diritti dell’Unione europea

Conclude dicendo che dall’Unione europea non sono arrivate né critiche né bocciature al protocollo. “C’è chi, nell’opposizione, ha paventato una violazione del diritto internazionale ed europeo. Chi ha descritto il progetto come una Guantanamo all’italiana. Chi ha parlato di deportazione o evocato il precedente dell’accordo tra Regno Unito e Ruanda. Di fronte a questi foschi scenari basterebbe menzionare la semplice constatazione della commissaria europea agli Affari interni, Ylva Johansson, importante esponente della socialdemocrazia svedese: il Protocollo tra Italia e Albania dunque ‘non viola il diritto dell’Unione’.”